di IRENE PUCCIONI

Empoli, 23 aprile 2014 - Otto bagni guasti, chiusi e inutilizzabili, ormai da tre mesi. A nulla sono valsi i vari solleciti - ben sette, quasi uno a bagno, inviati dalla scuola all’ufficio manutenzione dell’Unione dei Comuni - per risolvere il problema. Così, ieri mattina, alla vigilia della riapertura odierna della scuola dopo le vacanze pasquali, il dirigente scolastico, Gaetano Flaviano, ha perso la pazienza e ha pubblicamente denunciato il disagio presente all’istituto Fermi.

"Dall’inizio dell’anno - tuona - abbiamo otto servizi igienici fuori uso con i water closed intasati, sciacquoni guasti o rotti. Ho segnalato il problema più volte al geometra Orlandi dell’Unione senza avere uno straccio di risposta. Sono davvero stufo - sbuffa il preside - Sono un dirigente scolastico e le questioni che riguardano la manutenzione dell’edificio scolastico non spettano a me, tuttavia me ne faccio carico. Mi piacerebbe però che anche gli enti competenti con i rispettivi professionisti facessero altrettanto».
Negli ultimi tre anni all’istituto Fermi sono stati spesi circa cinquantaseimila euro per opere di manutenzione ordinaria. "Tutti soldi messi dalla scuola - precisa ancora il Flaviano - Da quando ho assunto l’incarico di dirigente abbiamo provveduto a installare le luci d’emergenza interne, porte e infissi nuovi, abbiamo rimbiancato le aule e i corridori e ripulito sia il giardino che il piazzale esterno".

Anche per l’ultima opera di manutenzione dei servizi igienici si è dunque dovuto attingere al sempre più eseguoo fondo cassa dell’istituto. "Abbiamo chiamato un idraulico che al termine dei lavori ci ha presentato una fattura di settecento euro e che abbiamo puntualmente pagato - fa sapere il dirigente scolastico - Anche in questa occasione saremo costretti a fare altrettanto, mica posso permettere che otto bagni, in una scuola frequentata quotidianamente da circa novecento studenti, continuino a non essere utilizzabili".

"Il problema - sottolinea Flaviano - è che ormai neppure la scuola ha più risorse. E comunque quelle disponibili dovrebbero essere spese per progetti, per attività di laboratorio e per l’acquisto di materiale didattico. In questa situazione invece finisce che vengono spesi per la manutenzione ordinaria".
Ma ciò che amareggia forse di più il preside Flaviano resta "l’indifferenza dell’Unione dei Comuni". Questo atteggiamento non solo, sempre a detta del dirigente scolastico, "comporta un aggravio economico per la scuola, ma anche amministrativo con il personale degli uffici della scuola costretto, tra le altre cose, anche ad inviare fax e mail di sollecito a cui non viene fornita neppure una risposta". Insomma, una situazione sempre più ogggettivamente difficile e dovuta alla situazione economica dell’Unione dei Comuni e della Provincia di Firenze.