Empoli, 7 giugno 2013 - PICCOLI INTERVENTI che sommati renderebbero il centro di Empoli più a misura dei disabili. Negli ultimi anni tanto è stato fatto in materia di barriere architettoniche all’interno degli edifici pubblici, ma sono i marciapiedi a rendere il centro un calvario per i disabili. Come ci segnalano le testimonianze arrivate in redazione, sono pochissimi i marciapiedi del centro ad avere una piccola pedana per permettere a chi è in carrozzina da solo di salire.

IN VIA MASINI, per esempio, non ce n’è nessuno. In alcuni casi, come in piazza Gramsci, davanti al commissariato di Polizia, le pedane per scendere dal marciapiede sono distanti dalle strisce pedonali: il diversamente abile si trova così costretto ad entrare nella strada, passare di fianco alle auto che sfrecciano ed arrivare al passaggio pedonale.

Non sono solo i marciapiedi, però, ad impedire l’accesso tranquillo al centro ai disabili. Sono pochissimi i negozi del centro — come ci racconta un’altra testimonianza — ad avere una pedana, sopra lo scalino, che permetta al disabile di entrare da solo all’interno. La grandissima parte degli esercizi commerciali ne sono sprovvisti.

ANCHE PER i rappresentanti dell’Associazione Empolese Disabili le cose da fare sarebbero tante. Per prima cosa: sarebbe da aumentare il numero dei parcheggi riservati ai disabili in prossimità del centro e sarebbero da rivedere anche le fioriere e le panchine lungo il «giro» posizionate nel marzo 2012 che riducono lo spazio disponibile.

«Non si può certo dire che il centro di Empoli sia a misura di disabile», afferma il presidente dell’associazione Massimiliano Guidi. Nell’aprile 2012 ci fu la «riforma» della viabilità del centro storico con l’iniziale stop alle biciclette che, dopo numerose proteste, fu revocato a distanza di pochi giorni. «Le istanze dei ciclisti furono prese in considerazione, le nostre invece, dopo l’interessamento iniziale da parte dell’amministrazione, sono cadute nel vuoto», afferma ancora Massimiliano Guidi a nome dell’associazione.

«MENTRE VENIVANO — conferma Massimiliano Guidi — discusse le nuove disposizione per la viabilità nel centro delle ordinanze che furono emesse, ci furono alcuni incontri tra l’associazione, il personale del Comune e la polizia municipale. Presentammo una «mappa» in cui chiedevamo una disposizione diversa dei parcheggi riservati ai disabili in prossimità del centro storico. Li chiedevamo nelle vicinanze di Porta Pisana e in via Salvagnoli. Ma non solo. Adesso, i parcheggi riservati sono poco più di 10, ma ne servirebbero di più e meglio posizionati. Oltre a questo, sarebbero da rivedere anche le fioriere e le panchine per le strade del “giro”: questa scelta ci fu presentata come sperimentazione, che a noi però ha convinto poco, perché gli arredi urbani riducono di tanto lo spazio disponibile, soprattutto quando sfrecciano le biciclette. Insomma, ci fu detto che le nostre richieste sarebbero state prese in considerazione. Ma, è passato più di un anno e non abbiamo saputo più niente».

di COSIMO FIRENZANI