Empoli, 22 ottobre 2012  - Oltre due ore bloccata nella carlinga di un aereo, in estate, a 50 gradi, senz’aria condizionata, all’aeroporto di Siviglia: per questo, una cinquantenne di Cerreto Guidi ha ottenuto da Ryanair un risarcimento di 1500 euro. La firma sulla sentenza è del giudice di pace di Empoli, dottor Carlo Farsetti. Per ottenere questo riconoscimento del danno in sede civile, la donna si è avvalsa dell’applicazione del nuovo regolamento della Comunità Europea, tramite il quale per controversie di entità limitata si può far causa dal luogo d’origine ad un soggetto estero pur che faccia parte dell’Unione Europea (eccetto per ora la Danimarca). Tra i Paesi che riconoscono il regolamento ci sono anche Inghilterra ed Irlanda. Si può agire, in base a questa normativa, anche senza doversi affidare ad un avvocato.


La signora aveva preso il volo Ryanair FR-9342 del 16 giugno 2011 da Siviglia a Pisa. L’aereo è rimasto fermo nello scalo spagnolo per diverso tempo, sotto un sole che picchiava come un fabbro e senza uno straccio d’aria condizionata al suo interno. La temperatura aveva raggiunto quota 50 gradi. Un inferno. Tra i passeggeri ci sono stati malori anche di una certa gravità. La donna aveva accusato l’insorgenza di gravi problemi di infiammazione cronica e di disidratazione.


Ryanair, informata dal giudice della vertenza in atto, era rimasta indifferente (lo rileva il giudice stesso). Non aveva mandato all’ufficio di Empoli alcuna replica. A questo punto il Gdp Farsetti è andato a diritto verso la sentenza, riconoscendo alla donna il risarcimento del danno. La sentenza è stata depositata di recente, ed è stata trasmessa alla compagnia aerea.


Da quanto si è potuto apprendere, un’altra donna di Cerreto Guidi, che era su quello stesso volo Ryanair Siviglia-Pisa, ha fatto ricorso al giudice di pace di Empoli, e la sentenza sarebbe ormai imminente. Si vedrà se finirà allo stesso modo, con un risarcimento per il disagio fisico e psicologico patito.


E’ lo stesso giudice Carlo Farsetti a spiegare come funziona questo nuovo regolamento della Comunità Europea, capace di semplificare - spiega - questo tipo di controversie. Si applica alle controversie transfrontaliere in cui una parte ha residenza in uno Stato membro - afferma - “sia in materia civile che commerciale. Sono escluse le controversie di carattere fiscale. Il cittadino, personalmente o con l’aiuto di un esperto o di un avvocato (ma si può fare anche senza), si rivolge all’organo giurisdizionale competente, che in Italia è rappresentato dal Giudice di Pace di sua residenza, compilando il modulario esistente scaricabile anche dall’Atlante Giudiziario Europeo in materia civile”.

In sostanza: per vertenze sotto i duemila euro di “valore” dall’Italia si può chiamare in causa anche una compagnia estera senza doversi affidare a studi legali sul luogo sede della compagnia, con notevole semplificazione delle procedure. La signora di Cerreto, con il disagio patito con Ryanair, ha utilizzato la possibilità data da questo nuovo regolamento.
Andrea Ciappi
Cosimo Firenzani