Empoli, 4 giugno 2010 - Sono stati sufficienti 3 minuti per evacuare circa 300 bambini dai sei mesi ai 19 anni dalla scuola «Calasanzio» per il crollo di una delle due scale dell’edificio. E soli 50 minuti per individuare i 6 feriti e i 10 dispersi. Nessun timore, però, perchè si è trattato solamente di un’esercitazione riuscita alla perfezione e messa in atto ieri mattina per testare il piano di evacuazione della scuola di via Carrucci. Esercitazione che ha richiamato l’attenzione di tutta la città, visto il passaggio di gran carriera di sirene, mezzi di soccorso e ambulanze. L’organizzazione è stata coordinata dal dipartimento del 118 della Asl 11 — Stefano Pappagallo, direttore del Deu, Alessio Lubrani, viceresponsabile della centrale operativa e Luca Schauer coordinatore infermieristico della centrael 118 — assieme ai soccorritori della Misericordia di Empoli.

«Lo scenario che abbiamo ideato per testare il piano di evacuazione del Calasanzio — afferma il dottor Lubrani, che ha diretto le operazioni dalla centrale operativa del 118 — è stato quello di un crollo di una delle due scale del plesso scolastico a tre piani. L’allarme è scattato alle 11.09, quando è arrivata la chiamata di soccorso alla nostra centrale. Dopo il sopralluogo sul posto, è stato attivato il piano di maxi-emergenza, che si articola su due livelli: quello della partenza dei mezzi di soccorso e quello di allerta che coinvolge la protezione civile, il pronto soccorso, la rianimazione e una serie di azioni che hanno come obiettivo l’anticipazione e la preparazione di strutture per gestire e accogliere feriti».

In via carrucci sono stati inviati i mezzi di soccorso, l’automedica del 118 di Empoli, un’ambulanza della Misericordia con soccorritori: una volta sul posto il medico dell’automedica ha confermato alla centrale operativa di trovarsi in presenza di un servizio da maxi-emergenza per cui ha richiesto l’attivazione di unità logistiche, quali il punto medico avanzato del 118, una sorta di pronto soccorso distaccato dall’ospedale in grado di gestire fino a 30 persone. Anche la Misericordia ha portato un adeguato supporto logistico.

Gli alunni sono stati avvertiti di dover lasciare immediatamente l’edificio con 5 suoni della campanella: tutti per in fila sono usciti dall’edificio, i più piccoli per mano, per raggiungere il luogo di raccolta nel cortile interno della scuola. Terminata la fase dell’evacuazione, medico e soccorritori hanno lavorato assieme per andare alla ricerca all’interno delle stanze di eventuali feriti o dispersi o vittime. Ovviamente si trattava di feriti o dispersi simulati. Gli stessi operatori erano all’oscuro di quante persone dovessero essere ricercate: alla fine delle verifiche ne sono state individuate 6 ferite, una decina disperse. Dei feriti due sono stati ricoverati in pronto soccorso. Il tempo necessario per lo svolgimento di tutte le operazioni è stato di circa cinquanta minuti, quando alle 11.54 si è concluso l’intervento.

«I bambini e gli studenti che erano all’oscuro di quanto sarebbe successo hanno risposto bene all’esercitazione — dice Lubrani — E’ stata una prova importante per la scuola e anche per il dipartimento del 118 per far conoscere i nostri mezzi e le nostre potenzialità. E’ sicuramente un evento da promuovere ancora in altre realtà territoriali».