Empoli, 4 febbraio 2010 - Il trentennale del Palio di Fucecchio sarà il banco di prova del nuovo consiglio d’amministrazione guidato da Massimo Billi e formato da Alessio Spinelli, Marco Padovani, Moreno Bozzi e Claudio Giovannelli. Un esordio impegnativo che sarà contraddistinto da almeno due sostanziali novità. La prima riguarda la tratta del mercoledì che precede la corsa: si farà in piazza Montanelli, finalmente libera dal cantiere e dalle transenne, e non più di piazza Amendola.

Piazza Montanelli, più ampia e soprattutto più aperta sembra offrire maggiori garanzie di sicurezza e di spettacolarità. La seconda novità riguarda la durata delle batterie e della finale, dopo che i «giochi senesi» del maggio 2009 rischiarono di far saltare l’ultima corsa e con essa l’intera manifestazione. Servono regole certe per evitare il mancato allineamento al canapo, le false partenze e le scorrettezze fra fantini. Un compito arduo, per il consiglio, che si misurerà in primo luogo con le Corse di Primavera, fissate per il lunedì di Pasqua 5 aprile, e per domenica 2 maggio.

Una sorta di prova generale di quello che sarà il Palio vero e proprio, il 23 maggio. Ma il presidente Massimo Billi promette una sorpresa per celebrare il trentennale: «Stiamo pensando a un’iniziativa di particolare suggestione, che darà un ulteriore spessore al confronto fra le contrade». «Quello di Fucecchio — incanza Alessio Spinelli, assessore al bilancio del Comune con delega al Palio — è un grande evento che in questi trent’anni è cresciuto notevolmente. Adesso possiamo fare un salto di qualità. Questo consiglio ha tutti i titoli per portare la manifestazione a livelli ancora superiori. E l’amministrazione comunale farà, a questo scopo, la sua parte».

Claudio Giovannelli è consigliere d’amministrazione riconfermato: «Abbiamo approvato importanti modifiche al regolamento della corsa — dice — Le sanzioni saranno più chiare, sia a livello economico che disciplinare. Contemporaneamente abbiamo lavorato alla struttura della Buca d’Andrea, che è fra le migliori piste per questo genere di gare a livello nazionale, per garantire ulteriormente la sicurezza per i cavalli e per gli spettatori».

L’altro consigliere Moreno Bozzi, già dirigente della scuola calcio Giovani Fucecchio afferma che «appena insediato, questo cda si è confrontato, in una serie d’incontri, con tutte le contrade anche per instaurare un più stretto rapporto di collaborazione. Abbiamo cercato di comprendere le varie problematiche e abbiamo ascoltato le varie proposte». E infine Marco Padovani, assistente arbitrale presso la sezione Fgci di Empoli, assicura che «stiamo lavorando per portare fin dalle Corse di Primavera un lotto di cavalli di qualità superiore affinché possa, poi, partecipare alla tratta assicurando così la massima spettacolarità all’evento».

Da tutto questo si comprende come si cerchi di allentare la tensione fra le contrade. Tensione che dura dalla mossa dell’anno passato; dalla sanzione d’interdizione di un anno al fantino Mulas di Porta Bernarda, poi annullata dai probiviri il 23 settembre. Come si ricorderà, la contrada rossonera si vide respingere il ricorso presentato il 5 giugno, così come fu per Cappiano; mentre fu accolto in parte quello della Raimonda che venne comunque ammonita e il cui fantino Mureddu fu squalificato per un anno.

Gli strascichi di quel pasticciaccio potrebbero dunque essere avvertiti in quest’edizione 2010, anche se la gran parte dei contradaioli si augura di poter ricominciare da 30, (quanti cioè sono i palii trascorsi) all’insegna dell’agonismo, del folclore e soprattutto del divertimento. L’impegno nelle dodici «sorelle» non conosce sosta, da un anno all’altro, e l’esasperazione delle polemiche come pure le rivalità portate alle estreme conseguenze, rischiano di vanificare il lavoro di migliaia di persone: da quelle che si vedono nel corteo e in pista, alle altre — e sono tantissime — che rendono possibile ogni attività dei stessi rioni: nei circoli, nelle conviviali, nella preparazione dei costumi, nella formazione di figuranti, sbandieratori, musici e tamburini. Per tutti loro il Palio chiede e e merita il massimo rispetto.