Al centro “I Lecci” apre la Boutique dei Produttori Toscani

In vendita prodotti del territorio la cui qualità è garantita dal marchio dell’APCT

Vino

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Montespertoli, 6 settembre 2017 - Una vera e propria bottega di prodotti alimentari toscani di qualità, garantiti dal marchio dell'Associazione Produttori Colline Toscane, all'interno del Centro per la cultura del vino “I Lecci” a Montespertoli. È la Boutique dei Produttori Toscani, la nuova attività allestita dall'APCT, grazie alla collaborazione e all'appoggio dell'Amministrazione comunale di Montespertoli, che consentirà la vendita dei prodotti delle aziende aderenti all'associazione.

Boutique che avrà un modello “alveare” per l'esposizione dei prodotti all’interno dello spazio adibito a reception del centro “I Lecci”. La vendita avverrà attraverso prenotazioni settimanali, sia on line dalla pagina Facebook, sia attraverso l’indirizzo e-mail [email protected]. Sarà possibile consultare il catalogo dei prodotti sul sito associazioneproduttoricollinetoscane.it. I clienti troveranno la spesa pronta da ritirare il sabato mattina dalle ore 10 alle ore 12. Il nuovo punto di distribuzione rappresenta un ulteriore segno tangibile della continua crescita dell'APCT: “L’Associazione è nata a Montespertoli nel 2012 dall’amicizia di 4 aziende agricole del territorio, ciascuna delle quali aveva e ha tuttora produzioni eno-gastronomiche d'eccellenza - racconta Diego Tomasulo, presidente dell'APCT - Ci siamo da subito occupati della tutela e salvaguardia dell’ambiente attraverso l’utilizzo di pratiche agricole a basso impatto ambientale, riuscendo a preservare la biodiversità delle nostre produzioni. In poco tempo, la nostra amicizia ha trovato il consenso della popolazione locale e abbiamo deciso di diventare associazione in modo da poter continuare anche a livello pubblico con i nostri eventi e i nostri progetti, collaborando con vari enti che si occupano appunto di cibo, salute e ambiente. Nel 2015 siamo diventati giuridicamente ‘Associazione Produttori delle Colline del Chianti’, delimitando in questo modo i confini del territorio in cui viviamo e operiamo”.

Una denominazione divenuta troppo stretta in soli 2 anni: “L'interesse di tante aziende a entrare a far parte dell'associazione ci ha portato necessariamente a cambiare nome - prosegue Tomasulo - E il 28 gennaio di quest'anno abbiamo presentato la nostra nuova denominazione 'Associazione Produttori Colline Toscane'. Ad oggi, la nostra associazione conta 20 aziende che fanno parte di un territorio molto più ampio”. Ma le novità non finiscono qui: presto, infatti, sempre presso il Centro “I Lecci”, sarà realizzato il progetto del “Centro della cultura alimentare”: “L’intento è quello di creare una struttura polifunzionale nel cuore della Toscana - spiega Tomasulo - Collaboreranno con noi diversi professionisti del territorio e avremo a disposizione figure come nutrizionisti, biologi e agronomi per consulenze su cibo, salute e ambiente. Verranno valorizzate e promosse le attività agricole, turistiche e artigianali, grazie all'apporto di professionisti di marketing che l'associazione metterà a disposizione degli associati e non solo, così da incentivare l'economia del nostro territorio e allo stesso tempo salvaguardare l'ecosistema. Tra l'altro, collaboreremo con l'Associazione Vecchie e Nuove Povertà, attraverso la realizzazione di orti sociali in cui troveranno occupazione ragazzi disabili e persone affidate ai servizi assistenziali”.

I professionisti e gli artigiani saranno a disposizione per la formazione degli operatori, al fine di favorire l’apertura verso nuove opportunità commerciali. Fra le varie attività del nuovo centro sono previsti corsi di agricoltura biologica e biodinamica, con esperti, per chi è interessato a entrare nel settore. Inoltre, si terranno percorsi di formazione, rivolti ai giovani che intendono intraprendere attività agricole, sulle eccellenze che si possono produrre sul territorio (come l'apicoltura, l'elicicoltura, la zootecnia, la potatura dell’olivo, la potatura della vite, corsi caseari, di cucina e di tartuficoltura), con l'ausilio di un tutor per le fasi iniziali dell’attività e coadiuvati anche dalla collaborazione delle aziende già avviate.