Il più classico dei pasticci all’italiana. I presidi tornano a fare gli insegnanti

Concorso annullato e prove di esame ricorrette: beffa per due dirigenti

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Empoli, 25 marzo 2015 - «ALTERNO rabbia ad incredulità. Dopo trenta anni di insegnamento mi ero rimessa in gioco. Avevo studiato, mi ero preparata bene e avevo superato con merito il concorso e ora mi viene detto che non ho più diritto a quel posto». Marina Andalò da tre anni preside del II Circolo didattico di Empoli (12 plessi per oltre mille alunni), insieme al collega dell’istituto comprensivo di Castelfiorentino Gabriele Marini, anch’egli immesso in ruolo dal settembre 2012, sono rimasti coinvolti in una vicenda grottesca, in un tipico pasticcio all’italiana.

TRE ANNI fa sono stati assunti dall’ufficio scolastico dopo aver vinto un concorso – con prove scritte e orali superate brillantemente – ma per un’irregolarità nata proprio dall’ex provveditorato, gli esclusi hanno fatto ricorso al Tar della Toscana. Pochi giorni fa la comunicazione del Consiglio di Stato che ha confermato quasi in toto la decisione del tribunale amministrativo regionale di annullare il concorso.

Alla fine è stato deciso di procedere alla ricorrezione di una parte degli scritti e i compiti di sedici presidi già in servizio sono stati ritenuti non sufficienti. Ciò significa che al termine dell’anno scolastico Andalò, Marini e gli altri 14 dirigenti toscani dovranno liberare la scrivania dell’ufficio di presidenza e tornare a fare gli insegnanti, anche se è ancora tutto da capire come riavranno la cattedra che hanno lasciato.

«Ho rinunciato al mio posto da insegnante alla scuola elementare sotto casa per il ruolo di preside a Empoli – racconta Andalò – Sono di Impruneta e insegnavo a Tavarnuzze, al lavoro andavo in bicicletta. Ma quando è capitata l’occasione del concorso mi sono detta: potrebbe essere il coronamento di una vita spesa al servizio della scuola». Vinto il concorso la maestra Andalò si è messa a fare la pendolare, buttandosi anima e cuore in questa nuova esperienza: in tre anni di lavoro al 2° Circolo sono nati tanti nuovi progetti, sono arrivate le lim (le lavagne interattive) in tutte le classi e tante altre novità erano in cantiere.

Lo stesso piccolo miracolo era avvenuto a Castelfiorentino con l’arrivo di Marini da Colle Val d’Elsa: sotto la sua dirigenza è nato, lo scorso anno, il comprensivo (1600 alunni distribuiti tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado). «Insegnavo lettere alla scuola media – racconta – Tornare a fare il docente non è certo un problema, ma qui non si tratta di una questione personale: c’è in ballo il futuro di un’intera comunità scolastica. Sentiamo pronunciare dal Governo parole come ‘buona scuola’, ‘meritrocazia’, mi chiedo se tutta questa situazione è coerente con ciò che viene sbandierato». I presidi Andalò e Marini porteranno in fondo l’anno scolastico come se nulla fosse, «perché – dicono – siamo persone serie, ma faremo valere i nostri diritti ovunque».