La ciclabile 'ostaggio' di un cane: arrivano denunce per gli assalti

Persone e altri animali aggrediti a morsi lungo la ‘pista’

Un’unità cinofila dei carabinieri, chiamati in soccorso dai residenti aggrediti

Un’unità cinofila dei carabinieri, chiamati in soccorso dai residenti aggrediti

Montelupo Fiorentino, 4 maggio 2016- «NON SI RIESCE più a uscire per strada tranquilli. Il motivo è il solito cane nero di grossa taglia, che ha aggredito metà dei cani della zona. Anche il gatto della vicina è stato ridotto in fin di vita». Morsi e ferite, fortunatamente non gravi, pure per le persone. L’animale è pericoloso: non è un randagio, vive con i due giovani proprietari in un’abitazione lungo la ferrovia, a Samminiatello, frazione di Montelupo. Un percorso molto frequentato dai residenti – da lì passa la pista pedociclabile che conduce a Camaioni – dai bambini, dai genitori e dai loro amici a quattro zampe. Lunedì sera l’ennesimo, spiacevole episodio, e i residenti sono esasperati. A tal punto che su Facebook hanno lanciato la proposta di «una denuncia presentata tutti insieme, perché così non si va avanti». L’ultimo cucciolo aggredito ha subìto un intervento complicato, ma se la caverà. In via Gramsci però regna la paura: «Frequento spesso la pista ciclabile con le bambine e il cane – commenta una montelupina –. Se ci aggredisse?». «Mia figlia – aggiunge una residente della frazione – va sola a camminare: dobbiamo aver paura anche per una passeggiata?».

C’è preoccupazione in paese e impazza la polemica. «Le guardie zoofile – giura qualcuno – sono a conoscenza della situazione, ma il proprietario del cane non si fa mai trovare». E della situazione se ne stanno interessando pure i carabinieri di Montelupo Fiorentino. Almeno un paio le denunce, in un caso a essere azzannata sarebbe stata una persona: i militari stanno portando avanti le indagini, ma il ‘monte segnalazioni’ pare destinato a crescere. E’ chiaro che la situazione richiede un intervento tempestivo e possibilmente risolutivo. Lo dimostrano i tanti, troppi quattro zampe incappati nella furia del cagnolone nero, sottoposti a interventi chirurgici e cure per superare i dolorosi postumi di quegli sfortunati incontri. E con loro, lo dimostrano sfoghi e testimonianze, che si susseguono al ritmo di post sui social. «Abito lì vicino e devo sempre stare attento. Mia moglie è terrorizzata a uscire sola con il cane». Niente museruola per il cagnone nero, spesso viene lasciato senza guinzaglio e succede l’irreparabile. «E’ da denuncia. E infatti il proprietario ne ha già due. Ma perché nessuno lo ferma?».