Martedì 23 Aprile 2024

Casa devastata dai ladri

Furto nell'abitazione dei proprietari del "Ferretto"

Ladri

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Fucecchio, 1 febbraio 2015 - A SCORRERE su Facebook le foto postate sul proprio profilo da Ombretta Monti, sembra che la casa, la sua casa, sia stata investita da uno tsunami. Invece a scaraventare tutto per aria, a rovistare scatenati in ogni angolo delle camere e di altre stanze arraffando quanto di prezioso capitava loro sottomano – la conta del bottino è ancora in corso, di sicuro è sparito un prezioso orologio Rolex – sono stati i ladri. Una banda di tre, forse quattro banditi «che parlavano una lingua dell’est». E’ ancora scossa Ombretta Monti quando racconta il furto subito venerdì sera, ma è già tornata al lavoro al ristorante Ferretto, a Querce, che dirige con il marito. Venerdì tra le 6 e le 7 e mezzo di sera, i ladri sono entrati nell’abitazione della famiglia, un cascinale in località Spianate nel comune di Altopascio. «A quell’ora – racconta la signora Monti – io, mio marito e mio figlio eravamo al ristorante. Mia figlia invece è andata a casa per sistemare i nostri cinque cani, proprio mentre i ladri erano ancora all’interno. Lei non li ha visti, probabilmente si sono nascosti tra le siepi e le piante del cortile mentre mia figlia scaricava la macchina con la spesa». Nel frattempo, il marito di Ombretta Mori stava rientrando precipitosamente dopo aver ricevuto dall’allarme la segnalazione elettronica di un’intrusione. «Sì – riprende il racconto – la segnalazione è scattata, nonostante i ladri dopo essere penetrati in casa rompendo la serratura della cantina, si siano avventati sull’impianto d’allarme distruggendolo. Hanno avuto un bel coraggio, in quella stanza teniamo i nostri quattro bulldog e un quinto cane da caccia...». In cantina i malviventi hanno trovato una scala – «strano sapessero che era lì, sono andati a colpo sicuro» – e sono saliti al primo piano del cascinale, hanno spaccato una finestra e hanno fatto irruzione nelle camere dando il via alla razzia. O meglio alla devastazione, perché a parte l’orologio e qualche altro prezioso non hanno portato via molto: «Cercavano una cassaforte, hanno tolto tutti i quadri e le suppellettili». Il marito ha trovato il cancello principale serrato col filo di ferro, ma ha potuto sentire le urla dei banditi che fuggivano dal retro per poi sparire nel buio tra i campi. Inutile il tentativo di inseguimento. Dopo qualche minuto al cascinale sono arrivate le pattuglie dei carabinieri. «E’ la terza volta che ci rubano in casa – sospira Ombretta Monti – Invece al risorante siamo tranquilli da un anno e mezzo, da quando abbiamo installato l’allarme con i fumogeni. In precedenza, nel locale avevamo subìto nove furti...».