Caldo anomalo, per i negozi è un problema

In difficoltà soprattutto i negozi di abbigliamento e calzature

Saldi in un negozio

Saldi in un negozio

Empoli, 15 ottobre 2014 - Come se non bastassero le scadenze di Iva, Tasi, e Tari, in questo periodo soprattutto chi vende abbigliamento e calzature è colpito da un altro problema, non meno delicato di quello fiscale. Nonostante gli improvvisi temporali e le bombe d’acqua a Empoli fa ancora molto cado e le vendite di maglioni, giacche e scarpe invernali stanno andando a rilento. A questo protrarsi dell’estate si va poi a sommare l’inizio dei saldi fissato per il 6 gennaio e la preoccupazione di poter vendere pochi prodotti a prezzo pieno è sempre più forte tra i commercianti.

“Purtroppo le alte temperature e la vicinanza dei saldi sono due questioni spinose di cui già sentiamo gli effetti - esordisce Enzo Nigi dell’omonimo negozio di abbigliamento - Una soluzione efficace sarebbe quella di posticipare l’inizio degli sconti, rimandandoli almeno a inizio febbraio”. Sulla stessa lunghezza d’onda troviamo poi Denise De Donatis di “Never be ready” e Valerica Nicu di “Pull Love Firenze”. “Fa piacere vedere che un giornale importante come La Nazione si interessi alla nostra sorte – spiegano – Sì, è vero comunque. In pochi vengono ad acquistare golf, o maglie pesanti. Basta affacciarsi fuori per strada per vedere in quanti indossano ancora indumenti leggeri, t- shirt a maniche corte. Bisognerebbe coordinare meglio le iniziative commerciali, ne trarremmo tutti maggiore vantaggio”.

Marco Carpignani invece, il titolare di “Biba” calzature insiste sull’ipotesi di far cominciare più tardi i saldi. “Da anni facciamo sentire la nostra voce per presentare merce scontata almeno ad inizio febbraio. C’è chi va in giro ancora con i sandali, secondo voi qualcuno comprerebbe adesso un paio di anfibi?”. Muovendoci per il centro troviamo poi chi tutto sommato è soddisfatto per come stanno andando le vendite, ritenendo inoltre l’inizio di gennaio come un periodo da non bocciare per far cominciare i saldi. “Stiamo vendendo capi invernali di tutti i tipi - sottolinea Massimo Moschini, titolare di “Gm Atelier” di via del Giglio - Spostare gli sconti? No, altrimenti gennaio non offrirebbe validi motivi per fare shopping”. Non fa drammi nemmeno Alessandro Costagli di ‘Temy’. “La stagione è calda, è chiaro che gli indumenti di lana si vendono poco in questo momento, la speranza però è l’ultima a morire”, chiude con un sorriso.