"Si respira il profumo del calcio romantico"

Renzo Ulivieri ospite della premiazione finale del calcio sociale di Avane. Grande apprezzamento per l’iniziativa del centro giovani. Premi anche dall’Empoli

Premiazione del calcio sociale a Avane

Premiazione del calcio sociale a Avane

Empoli, 3 marzo 2015 -  SI È SVOLTA ieri pomeriggio, l’ultima giornata del campionato di calcio sociale nel campo sportivo di Avane. Alla premiazione dei quaranta iscritti, erano presenti Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Nazionale degli Allenatori, l’assessore allo Sport Fabrizio Biuzzi e il caposervizio de La Nazione, Francesco Meucci, poiché il nostro giornale ha seguito passo passo l’evolversi del calcio sociale e ieri ha regalato ai giocatori una copia della Costituzione assieme alla riproduzione della prima pagina storica de La Nazione.

«LA PRESENZA di queste persone e di altri che abbiamo ricevuto nei mesi scorsi è il riconoscimento di quanto stiamo facendo - ha detto Yuri Stabile, educatore del Centro Giovani e promotore del calcio sociale - Vedere che siamo passati da 7 a 40 è davvero bello e non può che rendermi contento».

Dopo il fischio che ha segnato la fine dell’ultima partita, le quattro squadre del campionato si sono riunite in una sala della struttura sportiva, dove ad ogni giocatore è stato consegnato un attestato di partecipazione insieme ad una sacca offerta dall’Empoli Calcio, mentre ai “veterani” del calcio sociale è stato dato anche l’attestato di “Social Player” per «le ottime prestazioni e per il valido contributo dato alla squadra».

Per tutti i giocatori, grandi e piccoli, maschi e femmine, la consegna della pergamena ha sancito il raggiungimento di un traguardo importante e non solo di natura sportiva: oltre ai valori e alle regole apprese sul campo dal calcio, dietro ad ogni attestato si nasconde una storia diversa. Quella di chi trova un obiettivo, o magari una seconda famiglia. Quella di chi ottiene un riconoscimento, quella di chi «riconosce di aver sbagliato e ha la capacità di tornare indietro», quella di un genitore che si mette le scarpette chiodate per condividere il campo da calcio con il figlio, quella di chi «è arrivato che sembrava tutta un’altra persona e guarda ora».

«È un calcio diverso da quello normale - ha detto Ulivieri - Visto come sta andando il calcio a livello nazionale, questa è una manifestazione importante. È bello perché qui vincete tutti e il messaggio che esce è prezioso. Alla fine, si tratta di un calcio romantico».

Di ritorno dalla premiazione, anche Biuzzi ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, ringraziando Stabile e la Polisportiva Avane «per aver scommesso sulle possibilità di fare dello sport un veicolo di inclusione, di maturazione e di crescita, mettendo per una volta da parte l’agonismo».

ADESSO, conclusa l’avventura del campionato, Stabile si prepara ad un’altra sfida: organizzare il raduno nazionale del calcio sociale ad Avane. «Stiamo cercando di organizzarlo per il 20 giugno, coinvolgendo squadre di Roma, Napoli, Montevarchi - spiega Stabile, che ha presentato la proposta alla Regione - L’amministrazione comunale ci è vicino, speriamo di avere anche il Castellani per questo evento».