Mercoledì 24 Aprile 2024

Dal banco al bus di corsa, in palio c’è il posto

Per tornare a Montespertoli tanti studenti sono costretti ad autentiche gare di sprint

Studenti mentre salgono sul bus

Studenti mentre salgono sul bus

Empoli, 25 novembre 2014 - L’ultima campanella della giornata per molti studenti di Montespertoli segna l’inizio della corsa. Per altri invece, il problema è opposto: con il suono della campanella parte un lungo e lento conto alla rovescia, in attesa del bus per tornare a casa. Una o due ore dopo. Ogni giorno, davanti alle uscite delle scuole medie e superiori empolesi, si assiste da una parte alla corsa di studenti che scattano dai banchi come dai blocchi di partenza, per trovare un posto a sedere. Dall’altra invece, l’attesa interminabile di chi si divide tra il bar e la fermata, controllando ripetutamente le lancette dell’orologio o il cellulare. Sono la calca a bordo del bus e la scarsità di corse durante la giornata, i maggiori problemi che attanagliano gli studenti di Montespertoli. "Spesso mi faccio portare o venire a prendere dai miei - racconta Lorenzo Di Gloria - Quando esco prima, devo aspettare anche un’ora al bar. Quando non c’è da aspettare, allora bisogna sperare di trovare posto. Dovrebbero essere aumentate le corse visto che sono in tanti a viaggiare su questa tratta». Dello stesso parere Luca Garreffa, che all’uscita di scuola corre alla fermata per accaparrarsi un posto a sedere: «Per avere più possibilità provo a raggiungere la fermata precedente a quella della scuola. Mi è capitato anche di non salire sull’autobus, quando è troppo pieno. A quel punto rimani a terra e aspetti quello successivo oppure sali e provi a sopravvivere fino a casa". A creare grande disagio agli studenti che abbiamo incontrato sul bus, è l’assenza di mezzi di trasporto dalle 14,15 fino alle 16,15. Se la scarsità di corse continua ad essere una questione aperta, il problema della calca a bordo dell’autobus sembra essere stato almeno in parte risolto: da qualche giorno l’azienda Più Bus ha messo a disposizione due mezzi nella fatidica corsa delle 13,05. ​"È successo dopo che la scorsa settimana, un autista si è rifiutato di continuare a guidare davanti al liceo linguistico - spiega Zekjiri Zijafet - Il bus era troppo pieno e lui non si assumeva la responsabilità di continuare a viaggiare in quel modo, con le persone stipate all’inverosimile". Nonostante due o tre bus, rimane critica la situazione delle 7.15, come conferma Lucrezia Cioni che ogni giorno aspetta il bus alla fermata di Ortimino. "A volte viaggiare è pericoloso. Spesso rimango in piedi e quando l’autobus frena c’è il rischio di cadere. E’ capitato che l’autista non riesca a cambiare marcia perché ci sono troppe persone accalcate intorno a lui...".

Brenda Gatta