La biblioteca Fucini sempre più digitale e ‘social’

Aumentano frequenze e servizi. L’anno prossimo partiranno i lavori di ristrutturazione

Studenti nella biblioteca comunale empolese

Studenti nella biblioteca comunale empolese

Empoli, 26 maggio 20145 - La biblioteca comunale è sempre più un punto di riferimento culturale e sociale della città. Gli studenti universitari così come quelli delle scuole superiori hanno scelgono le aule studio della Fucini per preparare esami e compiti con i libri da consultare e la wifi di cui poter usufruire per una connessione gratuita e ‘libera’. Ma tra i tanti aspetti positivi di una biblioteca che catalizza l’attenzione di ragazzi e ragazze di Empoli e dintorni che ormai si fermano ‘a casa’ per studiare anziché recarsi a Firenze o Pisa, c’è un problema che perdura ormai da qualche anno e che grazie alla disponibilità di Regione e Comune potrebbe finalmente avviarsi a soluzione. Si parla della riapertura della parte più vecchia della biblioteca e dello storico ingresso di via Cavour, chiusi al pubblico dal 2012 per problemi strutturali a cui è necessario rimediare attraverso importanti lavori di manutenzione e consolidamento. L’obiettivo, confermato dal direttore della Fucini, Carlo Ghilli, è quello di restituire agli studenti i circa mille metri quadri, ora inaccessibili, grazie alla buona notizia che i soldi per avviare e portare a termine l’opera ci sono. Un milione e mezzo di euro stanziato a metà tra Regione e Comune, come conferma l’assessore alla cultura di Empoli, Eleonora Caponi: «Sono orgogliosa del fatto che un edificio pubblico sia diventato forse il luogo di aggregazione principale per una fetta davvero consistente di empolesi e non solo – spiega ancora l’assessore Caponi – Anche per questo, oltre che per dar lustro a un simbolo da sempre così importante per la città, nel primo semestre del 2016 verranno effettuati i lavori necessari per riqualificazione e ristrutturazione degli ambienti attualmente chiusi. La Regione e il Comune stanno facendo la loro parte, la cifra a disposizione è ingente ma necessaria per mettere in sicurezza un edificio che sa di cultura e fa parte del cuore di Empoli».

Ma prima dell’inizio dei lavori sarà necessario completare lo svuotamento della parte vecchia, già liberata della collezione di periodici e libri moderni. «In un anno sono stati spostati già circa 60mila testi dagli ambienti che danno su via Cavour ai magazzini del vecchio ospedale tra via Ridolfi e via del Papa – sottolinea il direttore Ghilli – Ora resta da fare il punto sugli oltre 33mila libri appartenenti al fondo antico. Opere che in diversi casi risalgono anche al 1400-1500, quindi dal valore storico-culturale notevole e che per la loro delicatezza non possono semplicemente ‘traslocare’ da un posto all’altro. Sarà necessario un lavoro sicuramente molto delicato – prosegue Ghilli – per cui ci vorrà una ditta specializzata in operazioni di questo tipo che la Soprintendenza dovrà mettere a disposizione. Poi partirà la ristrutturazione degli ambienti. Ci tengo a precisare che i periodici, con numeri di quotidiani che vanno dal 1954 a oggi portati proprio ai magazzini del vecchio ospedale, sono ora di nuovo consultabili dopo non esserlo stati a lungo. Così come i libri moderni che abbiamo lì spostati».