Razzia notturna nel bar, caricano le slot sul furgone e scappano

Nuovo colpo a Montaione, bottino intorno ai cinquemila euro

Le slot ritrovate nelle campagne di Pulica (foto Germogli)

Le slot ritrovate nelle campagne di Pulica (foto Germogli)

Empoli, 28 aprile 2015 - L’allarme è scattato alle 3,23 della notte tra domenica e ieri, dal Bar Aione nel centro di Montaione. Dopo appena tre minuti, il titolare Ferruccio Garofalo ed un militare dell’Arma erano già sul posto (la caserma è vicinissima al locale pubblico). Ma in quei tre minuti la banda di malviventi (“almeno quattro o cinque” secondo il quarantesettenne titolare) era riuscita a sfondare la vetrata e la veranda esterna con gli infissi, a impossessarsi di una slot machine e di una cambiamonete, e a fuggire a bordo di un furgone sgommando in contromano, in direzione di Santo Stefano. Un furto quindi studiato. Mirato.

Sul posto, i ladri hanno lasciato un piccone (usato per sfondare la vetrata) e altre tracce dello scasso. Tanto che i carabinieri arrivati da Empoli si sarebbero subito concentrati sulle impronte: quella di una scarpa su un tavolino del bar, altre sugli attrezzi abbandonati e nelle aree del locale ‘visitate’ dalla banda. «Credo – afferma Ferruccio Garofalo – che fossero almeno quattro o cinque perché il peso complessivo di slot e cambiamonete, tutto materiale in acciaio, è di quattro quintali. In meno di quattro persone, con quel peso, è impossibile in pochi minuti fare un furto del genere. Purtroppo per me il secondo: due anni fa mi rubarono la macchina cambiamonete. La notte scorsa dovrebbero aver portato via tra i 4 e i 5 mila euro, era l’incasso del weekend».

Non ci sono telecamere, né pubbliche né private, lì attorno, «ma tanto quando vogliono entrare lo fanno… Ci sono quasi non dico rassegnato, ma abituato. Se ho notato movimenti strani nel bar nei giorni precedenti? E’ molto difficile dirlo, anche perché con la buona stagione il numero di persone che frequenta il locale è notevolmente aumentato, e l’attenzione non può cadere su qualcuno in particolare», aggiunge Garofalo. Che sta facendo anche il conto dei danni materiali al bar al di là del maltorto: soprattutto gli infissi, arriveranno a costare almeno settecento euro. Non si sbaglia a dire che è l’ennesimo furto (contando anche gli svariati tentativi) di slot nell’Empolese. C’è anche chi ha detto no: meglio non tenere nel locale le ‘macchinette’, così sparisce l’incubo di questi raid. «Io le ho tolte un paio d’anni fa – racconta Marco Matteuzzi – titolare del noto Le Rotonde sulla 67 Tosco Romagnola a Montelupo – da quando non ci sono più respiro, non ho più avuto raid almeno di quel genere. Avevamo quattro slot, abbiamo avuto in rapida successione quattro furti con grossi danni. Una volta, i ladri sono passati anche dal tetto, sfondando la copertura. Abbiamo detto basta, non si poteva andare avanti in quella maniera».

Così come, anni fa, disse basta il titolare di un bar nel centro di Empoli. Più per motivi che potrebbero essere definiti etici, non aveva difatti subìto furti: «Non voglio – disse a suo tempo – che nel mio locale la gente venga a spendere tutti i soldi sperando nella fortuna». E comunque, la sostanza era la stessa del caso di Montelupo: via le slot dalla porta principale, senza che fosse sfondata. E nel recente passato, sempre per motivi etici, le slot machine sparirono gradualmente dai bar dei circoli ricreativi. Cominciò l’Arci. Andrea Ciappi