Banditi al bar: «Viene voglia di mollare tutto»

Certaldo: l’amarezza della titolare

Francesca e Rubio del Bar Cavallino di Certaldo. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Francesca e Rubio del Bar Cavallino di Certaldo. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Certaldo, 26 novembre 2015 - Un primo blitz interrotto dal sistema d’allarme scattato. La fuga e poi il ritorno, tre minuti più tardi, con il ladro rientrato a colpo sicuro per agguantare la cassa e tagliare di nuovo la corda. Insieme al complice rimasto in auto e ad almeno 500 euro in contanti. Banditi in fuga, diretti chissà dove, e titolari del bar Il Cavallino a Certaldo di corsa al locale, sperando che si fosse trattato di un falso allarme. «E’ già la seconda volta in un paio di mesi che ci troviamo a fare la conta dei danni - commenta amara Francesca Facchi, con marito e suoceri dietro al bancone della storica attività di viale Matteotti - E’ un lavoro che facciamo con grande passione. Il prossimo anno, il locale taglia il traguardo dei trent’anni: non si contano le ore che trascorriamo qui dentro. Ma certo episodi come questo, insieme alle oggettive difficoltà del momento, sono vere e proprie batoste».

E come darle torto. «L’altra volta ad agire erano state quattro persone, snelle, alte e con il volto travisato - racconta - Volevano le slot ma il colpo fallì perchè le nostre macchinette erano assicurate alle pareti con sbarre di ferro. Stavolta invece i ladri hanno puntato al registratore di cassa. Si vede chiaramente dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza». Le telecamere hanno immortalato due uomini, con indosso una felpa con tanto di cappuccio in testa. «Quello entrato nel locale dopo aver forzato la finestra, era basso e robusto - spiega ancora la barista - L’altro è rimasto fuori a fare il palo». Nelle immagini si vede chiaramente il ladro che s’intrufola e inizia a muoversi. Pochi secondi e scatta l’allarme. Il bandito esita poi fugge insieme al complice, a mani vuote.

«Tre minuti dopo sono tornati - racconta Francesca - Lo stesso tipo tarchiato scende dall’auto, il complice resta fuori. Salta la finestra, stavolta prende la cassa, sale in auto e sfreccia via». Portando con sé 500 euro in contanti e il registratore di cassa che vale molto di più. «Stiamo cercando di capire cosa poter fare per salvarci da altri raid, ma non è facile - ammette la barista - Le inferriate alle finestre? Forse, ma che peccato doversi rinchiudere così». Sul furto intanto indagano i carabinieri.