L’Arno tornerà a splendere grazie ai pescatori

L’impegno dell’assessore Biuzzi dopo la richiesta degli appassionati: "Saranno coinvolti"

Un pescatore sulle sponde dell'Arno

Un pescatore sulle sponde dell'Arno

Empoli, 24 settembre 2014 - AVEVANO chiesto la possibilità di tornare a pescare sulle rive dell’Arno a Empoli. Il Comune li ha ascoltati, tant’è che nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra i rappresentanti del club Amici della Pesca e l’assessore allo sport Fabrizio Biuzzi. I pescatori avevano rilanciato sulle pagine de «La Nazione» una battaglia che portano avanti ormai da anni.

 «SPONDE in degrado, accesso al campo gara negato. Così — aveva detto uno dei fondatori del club Amici della Pesca, Alessandro Gracci — pescare è diventato impossibile. Un tempo l’Arno era bello e fruibile, ora non è più così». Il Comune si è detto pronto ad ascoltare le loro richieste. «La nostra intenzione — ha detto l’assessore Biuzzi — è quella di affrontare un discorso di recupero dell’intero bacino dell’Arno. Vogliamo che le sponde e gli argini tornino accessibili al pubblico. Vogliamo anche che i pescatori facciano parte del progetto, perchè il fiume è anche cosa loro. Siamo convinti che la loro presenza sia fondamentale sia per un discorso sportivo che ambientale. Nessuno meglio di un pescatore è in grado di controllare le sponde del fiume e assicurarsi che il territorio venga rispettato. Abbiamo riallacciato il discorso con gli Amici della Pesca perchè quando si parla di Arno devono partecipare anche loro».

Il problema, però, non è di facile soluzione. Le sponde sono in degrado e in certi punti anche pericolose. «Prima di tutto — spiega ancora Biuzzi — è fondamentale sedersi a un tavolo con tutti gli organi competenti in materia. Io ho intenzione di farmi portavoce dell’istanza portata avanti dagli Amici della Pesca per ricreare un campo gara, ma quando si parla del fiume e delle sponde ci sono anche altri enti che entrano in gioco oltre al Comune. Dovremo affrontare un discorso generale e capire quali sono le soluzioni migliori. La volontà c’è, ma non vogliamo illudere nessuno: non si tratta di un problema risolvibile nel breve periodo, ma di un discorso da affrontare negli anni. Dobbiamo rifarci da una parte e cominciare, ma invito i pescatori ad avere fiducia: quando parleremo di Arno ascolteremo anche le loro esigenze».