Negozi aperti all’ora di pranzo. Commercianti scettici:‘Troppe spese’

Reazioni tiepide alla proposta dell’assessore Ponzo Pellegrini

Shopping nel ‘giro’ di Empoli

Shopping nel ‘giro’ di Empoli

Empoli, 2 ottobre 2015 - L'assessore alle attività produttive Antonio Ponzo Pellegrini l’aveva buttata lì. Proposta e provocazione al tempo stesso per i negozi del centro: applicare l’orario continuato non solo in occasione di grandi eventi come Empolissima dell’11 ottobre, ma anche in via sperimentale in normali periodi feriali senza manifestazioni organizzate. Un’idea che, almeno per il momento, non pare riscuotere però molti consensi tra dipendenti di negozi, gestori e titolari delle attività del quadrilatero commerciale. Prolungare il numero di ore di apertura, a loro parere significherebbe anzitutto dover sostenere maggiori spese, e soprattutto far fronte a una mancanza di personale che difficilmente potrebbe essere colmata con nuove assunzioni per garantire un servizio in un arco di tempo, quello 13-16, che viene definito non particolarmente fruttuoso da chi sta al pubblico. Maggiori aperture invece dalla maggioranza dei (potenziali) clienti intervistati. Soprattutto le donne vedono di buon occhio la possibilità di poter far compere appena uscite dal lavoro o dall’aver ripreso i figli a scuola.

«Non è fattibile pensare all’applicazione dell’orario continuato soprattutto senza una festa o un evento particolare che ne giustifichi la scelta – esordiscono i commercianti Andrea Bagni di «Ecru» e Moira Calamai di «Intimissimi» – Tenere aperto più ore per le attività significa dover pagare di più i dipendenti, senza dimenticare che chi ogni giorno viene a lavorare ha anche delle esigenze private da sbrigare. No, sarebbe davvero proibitivo l’orario continuato».

Gloria Barbini di «Original Marines» crede poco invece nell’efficacia della proposta lanciata dall’assessore Ponzo Pellegrini, a causa dello scarso movimento che si registra in città in quelle che definisce «ore morte». Mentre il titolare di «Liu–Jo», Gianni Guidi, più che sull’orario continuato trova urgente per il centro storico maggiori controlli in chiave sicurezza e non solo. «Forse i bar del centro farebbero bene a fare orario continuato offrendo anche il servizio di tavola calda, ora praticamente inesistente. A quel punto potrebbe aver senso anche l’orario prolungato di chi ha un negozio di abbigliamento o calzature».

Sotto la pioggia fastidiosa sbirciano tra le vetrine Chiara ed Elena Biagiotti, due giovani studentesse di Poggibonsi che spesso capitano a Empoli per fare shopping: il loro ragionamento segue quello della maggior parte dei clienti di negozi intervistati. «Sì certo – sostengono le due sorelle – l’orario continuato sarebbe una grande idea, Empoli ha tanti bei negozi ma spesso quando veniamo per fare acquisti o cogliere un’occasione o un’idea li troviamo già chiusi. Peccato...».