Angeli del bello con rullo e vernice, gli studenti ripuliscono 'i’Giro'

In via del Gelsomino i ragazzi del Pontormo: "Miglioriamo la città"

L’intervento dei ragazzi ieri mattina nel centro della città

L’intervento dei ragazzi ieri mattina nel centro della città

Empoli, 1 maggio 2016 - In una mano il secchio, nell’altra il pennello. Indosso la pettorina di «Questa è Empoli» portata con orgoglio; e tanta, tanta energia. Ballano e cantano per darsi la giusta carica, i ragazzi dell’Isis Pontormo mentre passano una mano di vernice sulle mura imbrattate del chiassetto del Gelsomino. La manifestazione «Puliamo insieme i’ Giro» è anche l’occasione per rispolverare la storia locale delle vie e delle strade empolesi; perché in diversi tra gli studenti della 4D dell’indirizzo di scienza umane, non sapevano che quella conosciuta da tutti come via del Gelsomino – ex via dei Forni – fino ai primi dell’Ottocento era denominata via di Malacucina. Nome, come spiega l’associazione Amici dell’Archivio Storico di Empoli, riconducibile con ogni probabilità, alla presenza di cattivi odori e rifiuti di abitazioni fatiscenti e in precarie condizioni igieniche. Un vicolo stretto e poco illuminato che permette di abbreviare il caratteristico ‘Giro d’Empoli’ mettendo in diretta comunicazione via del Papa con via del Giglio. «Il chiassetto nel 1914 fu chiuso dall’amministrazione pubblica per ragioni d’igiene, di decoro, di estetica, di moralità e pubblica sicurezza e successivamente riaperto».

E oggi vede all’opera uno squadrone di angeli del bello pronti a riportare all’ antico splendore alcuni degli angoli più simbolici della città. I 31 studenti del Pontormo si sono dati appuntamento ieri mattina in centro. Perché pulire e migliorare il decoro è sempre una buona azione. E come in questo caso può trasformarsi in un’insolita lezione open air di storia dell’arte e toponomastica. Dopo piazza dei Leoni, via del Papa, via Marchetti e il Canto Ghibellino i ragazzi di «Questa è Empoli» in collaborazione con l’istituto di via Sanzio hanno cancellato scritte vandaliche e dediche d’amore dalle mura della strada eletta sui social tramite sondaggio, come quella che più delle altre ha bisogno di interventi di manutenzione e riverniciatura.

«E’ il secondo incontro di quest’anno. Il progetto al quale abbiamo aderito ci rende davvero fieri, è un contributo concreto alla nostra città, un’attività educativa di alto valore civico». Sul posto armato di rullo e vernice c’è anche il dirigente scolastico Tommaso Bertelli. Venti litri di vernice e guanti per tutti; a coordinare i lavori ci pensa Giulia Bini dell’associazione: «La missione è tosta, ci sono 30 metri a destra e 30 a sinistra da risistemare».

Al posto di scritte nere a bomboletta spray, simboli e date, un muro tirato a lucido grazie alla buona volontà dei ragazzi empolesi. «Questa attività ha una duplice valenza – commenta la studentessa Elena Rossi –. Per la città e per noi ragazzi, che spesso i primi a sporcarla. Tingere un muro è impegnativo, oltre che divertente. Lo capiamo oggi più che mai, e magari faremo più attenzione a non imbrattare in futuro». «Miglioriamo la città, e lanciamo anche un messaggio importante ai cittadini che ci guardano – aggiunge Jessica Cino –. Siamo giovani e non per forza svogliati, vagabondi, inattivi. Abbiate fiducia nei nostri confronti. Una sorta di riscatto sociale, ma anche un modo per apprezzare il luogo in cui viviamo. Io abito proprio qui vicino, la città oggi, la sento più mia».