Amianto, la Cassazione dà torto ai vetrai

Stanno arrivando le prime sentenze: pensioni da restituire

Amianto

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Empoli, 24 marzo 2015 - Stanno arrivando le prime sentenze della Cassazione che danno torto, in tema di pensioni, ai vetrai dell’Empolese sull’esposizione all’amianto. Il tema è stato centrale nel confronto organizzato ieri mattina dalla Cgil agli Agostiniani per discutere di sicurezza sul lavoro e di malattie professionali. Nei pronunciamenti della Corte, che toccano una platea di circa 100 vetrai, c’è la richiesta di restituire la parte di pensione ricevuta in più per effetto delle disposizioni sull’amianto. «Vogliamo essere chiari: secondo noi – spiega il segretario della Cgil dell’Empolese Valdelsa, Rossano Rossi – le responsabilità non sono dell’Inps quanto dei governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni per non aver inserito in una legge un’adeguata copertura finanziaria dei miglioramenti pensionistici. All’Inps chiediamo una forma di rateizzazione di quanto dovuto che non crei problemi ai bilanci familiari dei pensionati». Poi una notazione amara: «Dopo la sentenza su Casale Monferrato per i morti a causa dell’amianto non nutrivamo grosse illusioni». La sala degli Agostiniani ieri mattina era piena. Tra i partecipanti, oltre a dirigenti e militanti della Cgil, anche i medici del servizio di prevenzione dell’Asl 11 e il direttore dell’Inps. «Abbiamo notato la mancanza dell’Inail, mentre servirebbe una collaborazione tra enti». Il tema delle malattie professionali è importante perché c’è una diffusa sottovalutazione tra i lavoratori: a causa della crisi si bada al sodo. «Se fino a 35 anni è raro avere problemi, dopo il quadro cambia. In questo senso l’aumento dell’età pensionabile (legge Fornero) e l’insicurezza del posto di lavoro (Jobs Act) non aiutano». B.B.