Alunni da applausi al Padiglione Italia di Expo

I bambini della Carducci e della I Maggio premiati per il progetto sul mangiar sano

Scuole di Fucecchio a Expo

Scuole di Fucecchio a Expo

Empoli, 25 agosto 2015 -  A TAVOLA mangiando sano, toscano e in allegria. E’ stato il filo rosso che ha legato le attività in cui si è dipanato il progetto didattico presentato a Expo Milano dalle scuole elementari fucecchiesi, la I Maggio di Galleno e la terza C della Carducci. E il lavoro dei bambini – dalle nonne hanno ricevuto le dritte per rielaborare squisite ricette culinarie, e hanno dipinti piatti e tovaglioli – è talmente piaciuto che Expo lo ha premiato. Un riconoscimento non da poco, perché il circolo didattico diretto da Maria Elena Colombai si è distinto a livello nazionale insieme a pochi altri – una trentina in tutta Italia – su 2800 scuole per un totale di 22mila classi. Mangia che ti passa (Galleno) e Piccoli master chef (le terze della Carducci) i capisaldi a tutto sapore e colore sui quali si è basato il progetto che ha letteralmente furoreggiato nel Padiglione Italia.

Ieri il sindaco Alessio Spinelli, la professoressa Colombai e una quindicina di alunni delle due scuole erano appunto a Expo per ricevere il premio, una menzione speciale di ‘scuola d’eccellenza’ comunicata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, al ministero dell’istruzione e all’ufficio regionale scolastico. Non solo: in segno di apprezzamento e stima, le due scuole fucecchiesi hanno ricevuto in dono altrettanti quadri dipinti da alunni di scuole cinesi.

I bambini, entusiasti è dir poco, con le insegnanti Patrizia Carducci e Lori Vanni assieme al pittore Francesco Cinelli che li ha seguiti durante tutto il laboratorio, si sono esibiti a Milano in una performance consistita nel dipingere piatti e tovaglie tenendo sempre a mente le peculiarità del mangiare cibi sani, toscani e fucecchiesi. Raggiante il sindaco, che ha twittato la personale felicità al premier Renzi: «Questo premio – ha detto Spinelli – è l’esempio che la scuola funziona e dà risultati quando tutti lavorano con generosità e impegno, dagli insegnanti con nome e cognome alle famiglie e alle istituzioni. Ed è anche un bel messaggio perché a vincere è stata la semplicità dei nostri ragazzi».