Addio Equitalia, senza rimpianti

Il direttore risponde ai lettori

Pierfrancesco De Robertis

Pierfrancesco De Robertis

Firenze, 18 ottobre 2016 - Caro direttore, ho letto che il governo vuole sopprimere Equitalia incorporandola all’interno dell’Agenzia delle Entrate. Se lo scopo è mostrare un fisco più umano e meno vessatorio per i cittadini, la decisione è corretta. Equitalia ha colpito forte sui piccoli contribuenti ma ha fatto ben poco contro i grandi evasori.

Federico Martini

Caro Martini, Equitalia è da tempo impegnata a mostrare quello che lei definisce il «volto umano» del fisco. È innegabile però che l’azienda di riscossione dei crediti che lo Stato vanta verso i cittadini abbia osservato nei primi anni dalla sua istituzione avvenuta nel 2007 comportamenti di rigore forse eccessivo, che l’opinione pubblica ha spesso associato a drammi che hanno visto coinvolti imprenditori e famiglie. Da tempo la formazione del personale di Equitalia è impontata al dialogo coi cittadini e alla comprensione delle loro esigenze e condizioni. Da qui la reateazione dei tributi, una gestione più tollerante della fase esecutiva della riscossione, modalità di notifica più dirette e meno burocratiche. Con i (tantissimi) insolventi per una multa stradale forse funziona più un sms che l’ufficiale giudiziario. Quanto a sgominare i grandi evasori, ci vorrebbero leggi più efficaci e moderne. Non basta riformare l’ente riscossore.