Firenze, 17 marzo 2014 -  Il futuro dell'economia toscana passa (ancora e sempre di più) dall'export. Proprio nelle esportazioni, tradizionalmente punto di forza della produzione manifatturiera toscana, si vedono segnali di un'elevata competitività internazionale per le eccellenze della regione.

A mostrarlo è il rapporto sulla "Dinamica delle esportazioni in Toscana" (dati aggiornati a dicembre 2013, quindi particolarmente indicativi) realizzato dall'ufficio studi della Banca Popolare di Vicenza. 

I segnali positivi, a dire il vero, sembrerebbero attenuati dal fatto che i dati complessivi dell'export toscano fanno segnare un -3,6% medio annuo. Un dato, però, che va contestualizzato e valutato attentamente. 

"La flessione delle esportazioni _si legge nel rapporto_  è dovuta principalmente alla pesante riduzione registrata nella vendita all’estero di metalli e prodotti metallici (-40,3% medio annuo), penalizzati in particolare dal calo nelle vendite di oro grezzo. Al netto di questa componente, invece, le esportazioni toscane registrano una brillante performance, pari al +4,7% annuo, trainata dalla dinamica positiva di alcuni settori tipici della manifattura toscana, come il tessile, abbigliamento e calzature (+6,5%), gli alimentari e bevande (+9,9%), i macchinari ed apparecchi (+6,9%), la gomma e plastica (+1,6%), gli articoli farmaceutici (+17,4%) ed il legno e carta (+4,8%)".

Secondo i ricercatori di Bpvi, quindi, "la competitività internazionale dei prodotti manifatturieri toscani è confermata anche dall’andamento dei distretti industriali presenti in regione: su 12 distretti, infatti, ben 10 registrano crescite nell’export con punte rappresentate dai distretti calzaturieri di Arezzo e S. Croce sull’Arno, dall’Orafo di Arezzo, dal Tessile-abbigliamento fiorentino e dai Vini del Chianti".

Ma dove sono dirette le esportazioni toscane? "Per quasi il 56% verso paesi Extra-UE, con una crescita della domanda proveniente da paesi come Stati Uniti (+1,5%), Emirati Arabi (+15,6%), Hong Kong (+4,1%) e Cina (+10,2%), e una flessione dell’export verso la Svizzera (-35,3%) legata al citato calo nella vendita di oro grezzo. Le esportazioni verso i paesi UE risultano nel complesso in contrazione (-4,3%), come conseguenza della flessione registrata negli scambi commerciali con Francia (-12,1%, principale paese di destinazione delle merci) e Spagna (-7,3%), mentre risultano in espansione i flussi verso il Regno Unito (+7,8%) ed in leggera crescita quelli verso la Germania (+0,5%)"

Alla fine, dal rapporto emergono dati incoraggianti per il futuro della Toscana. Secondo l'ufficio studi di Bpvi, infatti, "il ritorno nel 2014 ad una crescita più robusta dei nostri principali mercati di sbocco europei, in particolare Francia e Germania, ed il consolidamento di quelli Extra-UE (tra cui in particolare Stati Uniti e Cina) fanno ben sperare per il proseguimento del buon andamento delle esportazioni della Toscana anche nei prossimi mesi.