Firenze, 21 novembre 2013 - Nonostante quanche piccolo segnale positivo, la crisi del settore artigiano si fa ancora sentire. Nel primo semestre 2013 il fatturato ha registrato un ulteriore calo del 6% (minore del -8,3% del 2012), il settore ha complessivamente perso 3113 imprese nell'ultimo anno (-2,7%) e quasi 2800 occupati, e il 6% degli imprenditori prevede di chiudere la propria attività. E' quanto emerge dall'indagine "La congiuntura dell'artigianato manifatturiero in Toscana nel primo semestre dell'anno", realizzata dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana.

L'artigianato toscano conta 112 mila aziende, 270 mila addetti, e un fatturato complessivo di 19 miliardi di euro, pari a circa il 20% del Pil toscano che ammonta a 94 miliardi. Nel primo semestre solo il 9,2% del totale delle aziende artigiane ha segnato un aumento di fatturato, un risultato comunque migliore rispetto al 6,1% della prima parte del 2012. A essere più colpite dalla crisi sono soprattutto le microimprese (1-3 addetti) che hanno perso l'8,2% del loro fatturato, mentre le aziende piu' strutturate limitano le perdite a 4 punti percentuali. Il 72% delle
aziende ha inoltre dichiarato di non effettuare investimenti per quest'anno.


Secondo il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani ''si inizia a vedere uno spiraglio per il 2014. Preoccupa tuttavia il fatto che tre imprenditori su quattro dichiarino di non avere in programma investimenti a breve termine. Non è un caso se ancora una volta le imprese artigiane piu' strutturate e proiettate sui mercati esteri registrino i dati migliori''. Galgani ha ricordato che ''una delle istanze piu' sentite riguarda indubbiamente la
semplificazione burocratica e l'internazionalizzazione. Il commercio con l'estero segna un incoraggiante + 4,8% ma il nostro export sta combattendo una dura battaglia sui mercati mondiali. Per questo ritengo indispensabile procedere velocemente con la creazione di un soggetto unico che riunisca Toscana Promozione e le strutture camerali''.

L'assessore regionale allo sviluppo economico, Gianfranco Simoncini, ha sottolineato come ''oggi più che mai la Regione sostiene il manifatturiero toscano e, in particolare, quello che punta sul binomio qualità e innovazione. Purtroppo siamo solo agli inizi di una risalita che non si prospetta facile''.