E aspettando l'esito dei test si perde l'anno

Il commento del caposervizio della cronaca di Pistoia della "Nazione"

Cristina Privitera

Cristina Privitera

Pistoia, 3 ottobre 2015 - Volete studiare medicina? Oltre alla difficoltà di superare il temutissimo test d’ingresso, avrete un battesimo di fuoco della follia burocratica del nostro sistema universitario. Il test per tutta Italia si è tenuto l’8 settembre. I risultati? Soltanto un mese dopo, con buona pace della velocità garantita dall’era digitale. Nel frattempo care aspiranti matricole arrangiatevi per capire se siete tra gli ammessi oppure no. Se siete dotati di una memoria prodigiosa, già la sera dell’esame si può calcolare il punteggio ottenuto in base alle risposte esatte fornite dai siti dei singoli atenei.

Non ce l’avete fatta? Potete riprovarci il 22 settembre spulciando la sessantina di pagine (a Firenze) con i punteggi ottenuti dai singoli candidati elencati in ordine sparso, e non nominativi ma con i codici assegnati agli studenti per garantire l’anonimato della prova. Non siete riusciti a mandare a memoria il vostro codice in quei 30 secondi in cui l’avete visto? Peggio per voi. Aspettate il 2 di ottobre, quando vi arriva via mail il pressoché inutile avviso del vostro punteggio, perché la graduatoria che dice se siete ammessi o no, ci sarà solo il 7 ottobre.

Ricapitolando, alla macchina infernale della procedura per l’ammissione sono serviti 14 giorni per la correzione anonima, altri 10 per accoppiare il codice alla scheda anagrafica degli studenti, altri 5 per compilare la graduatoria. Domanda: ma non sono operazioni automatiche? Boh, forse le fanno a mano. Nel frattempo chi aveva come piano B l’iscrizione a un’altra facoltà vedi la più gettonata Biotecnologie (a Firenze test il 7 settembre e risultati dopo soli 12 giorni) ha visto scadere i termini per l’immatricolazione il 29 settembre.

Dilemma: iscriversi a Biotecnologie aspettando l’esito per Medicina? Risposta della segreteria studenti di Firenze: «Ma sì, si iscriva intanto a Biotecnologie, tanto poi il passaggio a Medicina, se è stato ammesso, è una cosa banale». Certo, la complicazione delle cose semplici.