Vaccini obbligatori? Nogarin contrario, anzi no

Su Facebook il sindaco spiega perché non vuole che sia obbligatorio ma si dichiara favorevole ai vaccini

Infermieri e un medico al lavoro (foto d'archivio)

Infermieri e un medico al lavoro (foto d'archivio)

Firenze, 27 gennaio 2017 - Non è contrario ai vaccini, ma alla proposta dell'assessore Saccardi sì. E non per partuto preso, visto che lui è 5Stelle e l'assessore Pd. Oppure sì. Fatto è che il sindaco Filippo Nogarin torna a spiegare meglio il suo pensiero, che a quanto pare non era stato sufficientemente chiaro. "Io non sono contrario ai vaccini. Non sono un irresponsabile. Non sono l'alfiere del movimento anti vaccini ne' tantomeno il portatore di teorie neo medievali". Lo afferma in un post su Facebook il sindaco di Livorno, intervenendo sulla polemica di queste ore sull'obbligatorieta' dei vaccini per gli iscritti ai nidi e alle materne introdotto dalla Regione Toscana con una proposta di legge della Giunta Rossi. In un minuto e 46 secondi di video il sindaco 5 Stelle chiarisce il proprio punto di vista: "In pochi hanno davvero compreso lo spirito del mio intervento - sostiene -. Premetto che sono assolutamente favorevole al vaccino e riconosco nel vaccino uno degli elementi fondamentali per combattere le grandi malattie. Ho dimostrato apertamente contrarieta' verso l'obbligo vaccinale per accedere alle scuole". Nogarin, pertanto, circoscrive il dibattito che si e' aperto sulle sue parole contro la norma voluta dall'assessore regionale per il Diritto alla Salute, Stefania Saccardi: "Ho ritenuto opportuno mettere in evidenzia che, laddove c'e' stata una perdita di credibilita' da parte delle istituzioni sanitarie che hanno indotto persone a mettere in discussione i vaccini, non e' tramite l'obbligatorieta' che si va a recuperare questo gap", dichiara. La ricetta di Nogarin e' l'informazione "corretta e continua" per recuperare quella fiducia che "nel corso del tempo si e' perduta, lasciando spazio ai complottisti e a quelli che hanno le idee piu' strambe". La speranza dell'esponente pentastellato e' che "l'istituzione sanitaria si comporti davvero da medico e abbia quell'atteggiamento di ascolto profondo proprio di coloro che in qualche misura si sono allontanati, nel corso del tempo, da quelle che, invece, sono delle misure assolutamente importanti per cercare di combattere le malattie che ben conosciamo".