Il ribaltone sulla Tav: Terminal bus, parco o museo. Il futuro lo scelgono i cittadini

Ex Macelli, percorso partecipato per ridisegnare l’area

Il progetto della nuova stazione dell’alta velocità nell’area ex Macelli, firmato dall’architetto Norman Foster nel 2002

Il progetto della nuova stazione dell’alta velocità nell’area ex Macelli, firmato dall’architetto Norman Foster nel 2002

Firenze, 20 settembre 2016 - UNA VORAGINE. Per ora solo quella. Ma a livello di superficie si tradurrà in uno spiazzo enorme. Qualcosa come 23mila metri quadrati, che significa più di due ettari, e tradotto visivamente in più o meno quattro campi di calcio messi in fila per lunghezza. Un grande vuoto da riempire. Cosa ne sarà dello spazio lasciato libero dalla stazione di Norman Foster morta prima di nascere? Anche se sono già circolate molte ipotesi fin qui, l’unica certezza è che il sindaco sceglierà con i cittadini: dopo tanti disagi patiti i residenti avranno voce in capitolo per disegnare un futuro all’area degli ex Macelli.

DARIO NARDELLA è convinto che l’idea del percorso partecipato, il coinvolgimento della gente, sia la strada migliore da seguire. E si partirà subito. Appena Palazzo Vecchio avrà in mano le carte delle Ferrovie, dove nero su bianco si testimonia l’azzeramento della stazione Foster, si partirà con la prima maratona dell’ascolto, sul modello partecipativo utilizzato per decidere delle sorti dell’ex caserma Gonzaga dei Lupi di Toscana.

Ci sono progetti che possono coesistere: se i cittadini decideranno di trasformare l’area in un grande parco attrezzato con i giochi per i bambini e con un’area cani per le sgambate, al livello inferiore si potrà progettare anche il terminal dei bus. Già che si è scavato sino a dieci metri di profondità, e i treni del tunnel passeranno a meno diciotto, nei piani interrati si può pensare di realizzare il capolinea per le linee extraurbane dei pullman che affollano la stazione e che, in un primo momento si era pensato di trasferire alla stazione Leopolda. A livello interrato, tra le idee circolate, c’è anche quella di realizzare un parcheggio pertinenziale, dedicato ai residenti.

Ma queste non sono le uniche prospettive in ballo. Perché i progetti e le idee che saranno presentati dai cittadini saranno messi al vaglio dei tecnici del Comune che aiuteranno nella valutazione di fattibilità.

E’ SICURO che non ci saranno speculazioni edilizie né tantomeno commerciali: Nardella si è battuto per cancellare il progetto del grande Squalo d’autore anche per questo. Gli ex Macelli saranno un luogo di servizi pubblici: magari il posto dove realizzare un museo d’arte contemporanea o una scuola, un centro di formzione internazionale. La voce ora passa ai cittadini. Preoccupati che la grande voragine diventi una piscina per piranhas pronti a sfruttare l’occasione dell’assenza di un progetto per trarne profitto.