Covid, tamponi rapidi, molecolari, antigenici, test sierologici: differenze e qualità

La variante Omicron continua a diffondersi e così il sistema di tracciamento del virus assume un ruolo sempre più centrale

Firenze, 5 gennaio 2022 - Tampone molecolare, test PCR, tampone rapido, test antigenico, test sierologico. Quanti sono realmente i metodi per diagnosticare il Covid e quali sono le differenze? Nelle settimane in cui la variante Omicron ha preso sempre più campo in Europa e in Italia, il sistema di tracciamento è diventato uno dei temi fondamentali del dibattito pubblico.

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I tamponi rappresentano l'esame fondamentale attraverso il quale stabilire la presenza del virus nel nostro organismo. Esistono però diversi tipi di test. Alcuni possono essere svolti in modalità fai date, mentre altri necessitano la professionalità di tecnici di laboratorio e studi medici. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza e di capire a cosa servono e come si fanno.

Tampone molecolare

E' il test più affidabile ed attendibile per la rilevazione dell'infezione da SARS-CoV-2. Evidenzia la presenza di materiale genetico (RNA) del virus nell'organismo. Viene svolto attraverso un tampone naso-faringeo. Il materiale prelevato viene analizzato con metodi molecolari di real time RT-PCR e questa analisi può essere svolta soltanto in laboratori specializzati.

Tampone antigenico

Attraverso questa tipologia di tamponi viene ricercata la presenza di componenti del virus (antigeni) nei campioni respiratori. Sono i test che possono essere comprati in farmacia e svolti in autonomia. I campioni vengono raccolti con la stessa modalità dei tamponi molecolari (tampone quindi naso-faringeo), ma i tempi di risposta sono decisamente inferiori. Parliamo di circa 15 minuti rispetto alle 24-48 ore dei test molecolari. Sensibilità e attendibilità dei test rapidi però sono decisamente inferiori rispetto a quelli molecolari.

Test sierologici qualitativi e quantitativi

Sono dei test che vanno a ricercare nell'organismo la presenza di anticorpi contro il Covid. Non sono in grado di confermare o meno un'infezione. Di fatto con questi test si capisce l'esposizione di un soggetto al virus e sono quindi importanti per la valutazione epidemiologica della circolazione virale. L'ISS ne raccomanda l'utilizzo solo di quelli che hanno una specificità non inferiore al 95% e una sensibilità non inferiore al 90%. Come viene svolto un test sierologico? Attraverso un prelievo venoso per i test sierologici quantitativi (si valuta presenza e livello degli anticorpi prodotti), con un goccia di sangue dopo un prelievo capillare per quelli qualitativi (si valuta solo la presenza di anticorpi).