Spesa festiva? Perché no...

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

Pierfrancesco De Robertis

Pierfrancesco De Robertis

Firenze, 24 settembre 2016 - CARO DIRETTORE, non ho condiviso gli insulti a Gianni Morandi per la spesa di domenica, ma va sottolineato che l’Italia é l’unico paese in Europa ad aver liberalizzato gli orari dei negozi, senza tener conto dei disagi causati al personale che lavora e le difficoltà che si creano al piccolo commercio. Ivan Devilno

CARO DEVILNO, le confesso di non essere d’accordo con Lei, e di essere tendenzialmente favorevole alle aperture domenicali dei negozi. Oggi l’organizzazione della società è cambiata, anche quella della famiglia, e quindi non mi stupisco che sempre più gente senta l’esigenza di fare la spesa alla domenica, perché magari nei giorni ‘normali’ ha avuto molto da lavorare e non disponeva del tempo necessario. Non ci vedo niente di male. Comprendo il disagio di chi opera nei grandi centri commerciali, ma ci sono tante categorie che lavorano la domenica e a un certo punto ci si adatta. Semmai, saranno i singoli contratti di lavoro che, come già accade, ricosceranno (giustamente) un surplus per le prestazioni festive, come pure nel ‘gioco’ dei turni sarà riconosciuto al lavoratore il diritto a non essere sempre impegnato.