Sgarbi non vuole l’asfalto sulla storia. «Ora il sindaco cerchi uno sponsor»

Il critico: «Ascoltate la Soprintendenza, è un’occasione per Lucca»

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi

Lucca, 17 settembre 2017- «RICOPRIRE la domus romana? E chi è il sindaco per deciderlo?». Vittorio Sgarbi non ha nel dna la propensione a smussare gli angoli. E sulla vicenda del clamoroso ritrovamento a due passi dalla chiesa di Santa Maria Nera resta fedele al suo stile. Sulla storia il catrame non si butta, questo il leit motiv della sua riflessione. Ma il critico più ‘critico’ d’Italia analizza il caso con inconsueta pacatezza e invita Tambellini a riflettere bene sulle potenzialità del tesoro affiorato dal ventre molle della città.

«FACCIO un appello al sindaco di Lucca – dice Sgarbi – Chieda subito un parere alla Sovrintendenza e, in seconda battuta, si attivi per trovare eventuali sponsor disposti a investire nello scavo e nella valorizzazione del ritrovamento». Insomma per il critico ferrarese il Comune «deve per forza trovare una soluzione». Che non può essere quella dell’asfalto perché «Lucca è una splendida città» che deve credere nel suo futuro. «La soluzione proposta dal sindaco invece mi sembra quella di una realtà depressa – puntualizza ancora il critico d’arte – una scelta che sembra fatta per una città povera, senza speranza e prospettive».

«NON È COSÌ – prosegue – a Lucca c’è un circuito turistico, ci sono soldi, perché non andare avanti? E’ vero, molto spesso gli scavi vengono ricoperti ma non vedo il motivo per cui non si possa andare a vedere cosa c’è là sotto». Poi il graffio: «Se divento ministro dei beni culturali ci penso io...». La palla, per il momento, resta comunque a centrocampo. Certo è che nessuno – al tempo (recente) in cui volavano dardi avvelenati sulla scelta dell’amministrazione comunale di installare un’isola ecologica davanti a Santa Maria Nera – poteva lontanamente immaginare che il dibattito, in capo a pochi giorni, avrebbe completamente cambiato dimensione.