Pizzerie, pasticceria e aziende: scattano confische dell'antimafia in Toscana

I beni ammontano a circa tre milioni di euro

Agenti Dia in azione (Ansa)

Agenti Dia in azione (Ansa)

Firenze, 28 luglio 2017 - Ci sono aziende, pizzerie e anche una pasticceria tra i beni sequestrati in tre province, Prato, Pistoia e Firenze. Il sequestro è stato disposto dal tribunale di Firenze e messo in atto dalla Direzione investigativa Antimafia. Provvedimenti che fanno seguito a un'inchiesta per riciclaggio coordinata dalla Dda che lo scorso gennaio aveva portato al sequestro di beni per 3 milioni di euro. Ma negli accertamenti successivi sarebbero emersi altri beni riconducibili agli indagati. I sequestri riguardano 4 società operanti nel settore dell'edilizia, 4 pizzerie, una pasticceria, 10 tra fabbricati e terreni, 4 auto e 41 rapporti bancari. Tre gli imprenditori nel mirino, tutti calabresi ma con interessi in Toscana. 

Nei confronti di una delle persone indagate, un ottantunenne considerato il promotore dell'attività criminale e che lo scorso gennaio era finito ai domiciliari con l'accusa di bancarotta nell'ambito dell'inchiesta, il tribunale ha disposto anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per due anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Nella motivazione dei provvedimenti di confisca i giudici sottolineano la presenza di «un contesto criminale di notevole articolazione e complessità anche di carattere tecnico-contabile-giuridico», che denota «capacità di programmazione», «ausilio in ambienti bancari» e «mantenimento nei luoghi di origine di contatti qualificati e contiguità con ambienti di criminalità organizzata».