Concorso scuola: caos cattedre, raffica di ricorsi

Prof trasferiti lontano da casa. Centinaia di docenti in attesa

Concorso scuola, archivio (Bettolini)

Concorso scuola, archivio (Bettolini)

Firenze, 13 agosto 2016 - CENTINAIA di docenti allo sbando, un fiume di bocciature al recente «Concorsone», scuole senza preside e trasferimenti folli a centinaia di chilometri da casa. Gli effetti della riforma della «Buona Scuola» ne smentiscono – almeno per ora – il nome, e a un mese dal suono della campanella consegnano al marasma il futuro immediato di insegnanti e studenti. Anche sulla Toscana aleggia il «caos scuola», nube di incertezze che rischia di impantanare l’avvio delle lezioni. Denunciate dalla Flc Cgil Toscana, le falle della riforma minano il campo ad ampio raggio, a partire dalla questione trasferimenti per scuole primarie e medie, che vede un errore matematico alla base di assegnazioni di cattedre ben lontane dalle province scelte.

CON BUONA pace dei punteggi, per di più. L’algoritmo non funziona? Da Firenze puoi finire a Como. È quanto si è sentita comunicare Emanuela Lorefice, insegnante di scuola primaria da 9 anni nel Mugello, che in attesa di un risposta dal Ministero (i casi, pare, verranno esaminati uno a uno), si è rivolta a un legale per vedersi riassegnato l’ambito territoriale scelto. Come lei, centinaia - 60 i casi solo a Firenze - file destinate a espandersi con la pubblicazione odierna dei trasferimenti per le superiori. Ad oggi 10mila docenti toscani su 40mila non sanno ancora dove lavoreranno. Nell’attesa, la Fcl Cgil ha diffidato l’Urs Toscana a procedere alla correzione degli errori bloccando la «chiamata diretta», ovvero la scelta dei docenti in capo ai dirigenti scolastici. Alcuni di loro si sono rifiutati spontaneamente. «Non è stato facile, ma ho deciso di non procedere alla chiamata – ha dichiarato una preside d’istituto di un Comune fiorentino – perché dietro a quegli errori nei trasferimenti ci sono storie di persone, di famiglie, sogni e speranze». Speranze simili, forse, a quelle dei partecipanti al Concorsone. Oltre la metà, in Toscana, non ha superato lo scritto. Possibile? Il sindacato vuole chiarezza.

«ABBIAMO chiesto ai docenti universitari che hanno curato l’abilitazione dei docenti precari – ha comunicato Alessandro Rapezzi (Fcl Cgil) – per verificare se le bocciature siano dovute a una cattiva preparazione o a errori obiettivi posti nella prova. Molti hanno risposto garantendo sulla formazione». Paradossale, in ogni caso la conseguenza: le 4mila assunzioni a tempo indeterminato previste per la Toscana dimezzeranno per carenza di candidati e i posti vacanti saranno coperti tramite supplenze (circa 2300) dagli stessi respinti. Critico anche il quadro delle assunzioni degli addetti Ata - poco più di 700, appena sufficienti al turn over - e delle nomine dei dirigenti scolastici: oltre 100 scuole toscane su 492 saranno affidate a un reggente che ne gestirà due. Gli oltre 80 segretari (Dsga) mancanti, infine, verranno sostituiti da personale delle segreterie facente funzione.