Rogo nel capannone di Sesto, solo 10 migranti accettano la ricollocazione / FOTO /VIDEO

Gli altri 90 hanno rifiutato in blocco di parlare con gli assistenti sociali, continuando a perseguire la linea della 'ricollocazione tutti insieme'

Da Palazzo Strozzi i profughi vengono accompagnati al palazzetto dello sport di Sesto

Da Palazzo Strozzi i profughi vengono accompagnati al palazzetto dello sport di Sesto

Firenze, 16 gennaio 2017 - Sono solo dieci, al momento, i migranti che hanno accettato il trasferimento nelle strutture messe a disposizione nel territorio metropolitano di Firenze dopo il rogo nel capannone che li ospitava a Sesto Fiorentino, costato la vita ad Alì Muse, 44 anni di origini somale.

Gli altri 90 hanno rifiutato in blocco di parlare con gli assistenti sociali, continuando a perseguire la linea della 'ricollocazione tutti insieme'. Così la prima giornata di 'colloqui' con i migranti accolti provvisoriamente nel palazzetto dello sport di Sesto Fiorentino. I colloqui individuali per trovare soluzioni abitative, sia pur temporanee, per le circa 100 persone accolte nella struttura sportiva erano iniziati stamani. Gli assistenti sociali hanno però potuto parlare solo con una decina di migranti, quelli in situazioni di fragilità a livello di salute, che, secondo quanto si apprende, hanno accolto la proposta di spostamento e già domani potrebbero essere accompagnati in altri spazi.

Tutti gli altri avrebbero rifiutato di intraprendere anche i colloqui, insistendo nell'idea di dover essere ricollocati collettivamente in una nuova struttura. Domani il Comune di Sesto Fiorentino proverà di nuovo a convincerli della necessità di uno 'spacchettamento' per arrivare ad una soluzione per tutti, anche se al momento sembra difficile che possa essere trovata una linea di dialogo. Entro la fine della settimana, intanto si riunirà nuovamente il Cosp per discutere della questione.

Parla un profugo (video)

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Protesta in Palazzo Strozzi (foto)

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