"Omicron 2 più resistente al vaccino, ma col booster malattia lieve"

Pierluigi Blanc, infettivologo: "Per chi ha fatto tre dosi, l'effetto della malattia è perlopiù lieve". Non mancano ancora casi di persone, non vaccinate, che muoiono di Covid in età pittusto giovane

La variante Omicron 2 sta facendo salire i contagi

La variante Omicron 2 sta facendo salire i contagi

Firenze, 23 marzo 2022 - Tornano a salire i casi di Covid. In Toscana, “tra gli isolamenti ha superato il 50% dei casi”, fa sapere Pierluigi Blanc, infettivologo, direttore Soc Malattie Infettive2 Pistoia-Prato. Insomma, così come è stata soppiantata Delta da Omicron, ora la sottovariante Omicron BA.2 sta diventando prevalente con forte rapidità. “E’ soprattutto al centro sud che Omicron 2 sta causando nuove infezioni - dice Blanc -. Puglia e Calabria hanno indici piuttosto alti. Anche da noi la percentuale è in salita. Questa variante è verosimilmente più resistente alla protezione offerta dal vaccino perchè vediamo che anche soggetti che hanno ricevuto tre dosi si stanno infettando.

Omicron 2: sintomi e diffusione

Ma l’aspetto positivo, prosegue l’infettivologo, è che “in chi ha effettuato il booster l’effetto della malattia è perlopiù lieve”. Insomma, per chi ha concluso il ciclo vaccinale, l’incontro con Omicron 2 si traduce nella stragrande maggioranza dei casi in “forme simil-influenzali”. Discorso diverso per chi ancora si ostina a dire no al vaccino. “Permane una nicchia di soggetti, non vaccinati, che arrivano in ospedale presentando il classico quadro della polmonite e che talvolta necessitano della terapia intensiva. Assistiamo ancora a qualche decesso tra persone piuttosto giovani. Ecco che pochi giorni fa ci ha lasciato un 57enne”, fa sapere Blanc. Insomma, “il quadro clinico è sempre rapportato alla copertura vaccinale”. Quando quest’ultima è assente, ed i soggetti in questione sono magari “obesi o diabetici”, ecco che “si rischiano evoluzioni più impegnative”. Insomma, il rischio può esser dietro l’angolo. Ecco perchè non si deve assolutamente abbassare la guardia.

Ma cosa ci prospetta il futuro? “Sempre difficile dirlo - la premessa del medico -. La speranza è che il virus abbia in testa il progetto di diventare sempre più trasmissibile, ma anche sempre meno pericoloso. Il virus vuole propagarsi il più possibile. Dunque, la strada più conveniente per lui, ed anche per noi, è che diventi un ‘raffreddore’. La speranza è che si vada in questa direzione, quindi di un virus che causa forme lievi ma che si replica con grande facilità. Sarebbe questa l’evoluzione che ci porterebbe ad affrontare il problema con maggior serenità”.

Certo, aggiunge Blanc, “se l’infezione, nelle sue varianti, continuasse ad avere un alto peso dal punto di vista clinico, a quel punto vanno ‘corretti’ i vaccini. Ottimo sarebbe arrivare ad un vaccino annuale abbinato a quello contro l’influenza”. Che dire riguardo ai bambini? Pochissimi sono stati vaccinati…. “Alle famiglie dico invece che vaccinarli è fondamentale - afferma Blanc -. Da un punto di vista di sanità pubblica, quanti più bambini sono vaccinati meno circola il virus. E poi è vero che il Covid mediamente nei bambini causa forme lievi, ma esiste una piccola percentuale che va incontro a forme piuttosto gravi. Perchè rischiare?”