Omicidio in pineta a Viareggio, ecco come hanno arrestato il clochard / FOTO

Viveva fra Campi e Sesto, ma si era preso una ‘vacanza’ a Viareggio

Ecco la baracca dove viveva Mohamed Hamdi e dove è stato arrestato dai carabinieri (Fotocronache Germogli)

Ecco la baracca dove viveva Mohamed Hamdi e dove è stato arrestato dai carabinieri (Fotocronache Germogli)

Firenze, 21 agosto 2016 - LO HANNO trovato in una baracca di lamiera al confine fra Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. Qui, in via del Gelsomino, i carabinieri hanno sottoposto a fermo come indiziato di delitto Mostapha Essami, 36 anni, originario del Marocco e non in regola con i documenti di soggiorno. È lui, secondo gli inquirenti, il responsabile dell’omicidio di Mohamed Hamdi, il marocchino di 46 anni ucciso tra lunedì e martedì nella Pineta di Ponente di Viareggio, con una coltellata al petto.

L’UOMO accusato dell’assassinio viveva come clochard fra le province di Prato e Firenze ed era già conosciuto alle forze dell’ordine per questioni di droga e per una serie di risse. Nella notte fra il 15 e il 16 agosto, secondo le indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di Lucca, con la collaborazione dei colleghi della compagnia di Viareggio, del reparto operativo del comando provinciale di Firenze e della compagnia di Signa, avrebbe aggredito il connazionale per gelosia. Al centro della contesa fra i due uomini, una donna moldava di 35 anni, anche lei senza fissa dimora, trovata dai carabinieri nella capanna del presunto omicida, con il quale pare convivesse. Il diverbio iniziale sarebbe poi degenerato e finito a colpi di coltello, forse anche per l’abuso di alcol e l’assunzione di cocaina da parte del presunto killer. Non è stato semplice per gli inquirenti seguire la pista che portava fino alla provincia di Firenze ma era subito apparso chiaro che la vittima non aveva alcun legame con Viareggio. Il 46enne, insieme al presunto aggressore e ad altri clochard fiorentini si sarebbe infatti spostato sulla costa per un periodo di «vacanza». Il gruppo sarebbe rimasto qualche giorno tra la spiaggia e la pineta della Versilia, senza passare inosservato. Proprio le testimonianze raccolte a Viareggio e poi nell’ambiente dei senzatetto fiorentini hanno portato i carabinieri a Campi Bisenzio, dove venerdì hanno trovato il sospettato.

L’UOMO non ha rilasciato dichiarazioni e su di lui continuano le indagini. I carabinieri hanno sequestrato diversi coltelli che potrebbero essere compatibili con quello utilizzato per l’aggressione e che saranno esaminati dal Ris di Roma. Il 36enne è intanto in attesa della convalida del fermo nel carcere di Sollicciano dove è stato portato con l’accusa di omicidio volontario aggravato.