Michele Scarponi
Firenze, 22 aprile 2017 - C'è incredulità mista a dolore in Toscana per la morte di Michele Scarponi, il ciclista portacolori dell'Astana, di cui era capitano, morto nelle Marche, investito da un autocarro durante un allenamento. Un campione amatissimo in una regione, la Toscana, che è la patria del pedale italiano. Un campione doppiamente amato perché associato negli ultimi anni a un altro grande del pedale, quel Vincenzo Nibali che, dalla Sicilia, ha fatto di Mastromarco e della Toscana la sua casa. Scarponi è stato infatti gregario di Nibali in diverse occasioni, tra cui nel Giro 2016, quello che ha visto appunto il trionfo di Nibali.
Proprio il Gs Mastromarco, la prima squadra di Nibali in gioventù, ha ricordato Scarponi con un post su Facebook. Ma sono tanti i campioni e gli ex campioni toscani che hanno affidato ai social network il loro dolore. Tra gli altri, l'ex velocista e campione del mondo Mario Cipollini. "Incapace di credere alla crudeltà di questo dramma - scrive -. Tutte le parole del mondo non possono trasmettere ciò che provo è ciò che prova chi ha avuto la fortuna di conoscerti". Parole di cordoglio anche da parte di un altro grande ex del pedale e attuale direttore sportivo, Luca Scinto.
"Questa è una ferita che farà molto male - scrive Scinto -. Ci accorgiamo di come la vita sia appesa a un filo e di come sia labile il confine tra vita e morte. Condoglianze alla sua splendida famiglia, mancherai a tutti Michele". E c'è un altro ciclista toscano, tuttora in attività, che piange la morte di Scarponi. E' Diego Ulissi. Il campione di Cecina ha militato con Scarponi nella Lampre in passato. E ha postato su Facebook una foto di lui accanto a Scarponi, insieme, con i colori dell'allora team Lampre, oggi Uae Team Emirates. Proprio in maglia Lampre, Scarponi aveva vinto nel 2013 una corsa toscana molto nota, il Gran Premio Costa degli Etruschi.