Mazor, il primo robot al mondo per la chirurgia spinale impiegato a Pisa

L'automa è utilizzato anche dai professionisti dell'Area vasta nord ovest

Il direttore dell'unità operativa di neurochirurgia dell'Auop, Riccardo Vannozzi

Il direttore dell'unità operativa di neurochirurgia dell'Auop, Riccardo Vannozzi

Pisa 25 settembre 2016 – È il primo robot al mondo utilizzato per la chirurgia spinale, e a impiegarlo è l’Azienda ospedaliera universitaria pisana. “Mazor” è la macchina robotica, che l’Aoup ha acquisito circa un anno e mezzo fa in forma sperimentale, installandola nelle sale operatorie dell’Unità operativa di Neurochirurgia. Da poche settimane l’automa viene utilizzato, oltreché dai neurochirurghi e dai chirurghi ortopedici pisani, anche dai colleghi provenienti dagli ospedali dell’area vasta nord-ovest.

“Mazor” è stato concepito proprio per effettuare delicatissime operazioni di chirurgia vertebrale come le gravi patologie discali o erniali. A Pisa si sta utilizzando per interventi di stabilizzazione della colonna vertebrale, interventi chirurgici spinali con approccio posteriore e cura delle deformità spinali o di patologie degenerative che non rispondono ad altri trattamenti.

La peculiarità dell’attrezzatura è riprodurre fedelmente in sala operatoria una procedura chirurgica precedentemente pianificata sulla base delle immagini radiologiche (Tac) e soprattutto ridurre considerevolmente (del 60%) l’esposizione a radiazione intraoperatoria. “Rispetto alle mani del chirurgo questo apparecchio si muove su un binario fisso, guidato da un computer programmato che sceglie direzione, spessore e lunghezza delle viti dopo aver acquisito le immagini Tac su un modello tridimensionale e averne verificato accuratezza e aderenza alla colonna vertebrale tramite ulteriori immagini radiologiche intraoperatorie e fluoroscopio.– spiega Riccardo Vannozzi, direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia dell’Aoup - A quel punto il robot guida le mani del chirurgo per il posizionamento delle viti sulla piattaforma, solidale con la colonna vertebrale del paziente, con un margine di precisione intorno al 93%”. Fra gli altri vantaggi della chirurgia robotica spinale anche il minore rischio di complicanze e re-interventi e la diminuzione della terapia antalgica post-intervento.