Obbliga alunno a leccare le briciole sul banco, maestra sotto processo

È accusata di abuso dei metodi di correzione

VICENDA DELICATA Attraverso le testimonianze sarà ricostruita la vicenda  del presunto abuso di mezzi di correzione

VICENDA DELICATA Attraverso le testimonianze sarà ricostruita la vicenda del presunto abuso di mezzi di correzione

Livorno, 22 settembre 2017 - La scena della maestra che per punizione faceva leccare le briciole sul banco ad un bambino di tre anni non passò inosservata alla dipendente di una cooperativa che svolgeva lavori in appalto nella scuola. Anzi quello che aveva visto, l’operatrice, lo riferì subito in direzione innescando prima una denuncia, poi a un’indagine della Procura e infine alla sospensione dell’insegnante (rientrata poi al lavoro). Era l’inverno del 2015. E quei fatti sono diventati un processo penale davanti il giudice monocratico di Livorno. La maestra, una 45enne residente in città, è chiamata a rispondere di eccesso di mezzi di correzione. Un reato per il quale è prevista una pena fino a sei mesi di reclusione. La difende il penalista pisano Francesco Guardavaccaro, avvocato esperto, molto conosciuto nel livornese. Della maestra, ovviamente, non facciamo il nome (così come non facciamo quello della scuola) per tutelare sia il bambino vittima degli abusi sia gli altri minori che frequentano l’istituto.

Il processo entrerà nel vivo il prossimo dicembre, quando in aula saranno sentiti i testimoni del pubblico ministero. Ancora non è stato deciso se la maestra si sottoporrà all’esame in aula: una scelta processuale che il difensore preferisce ponderare bene visto che un risultato, su questa vicenda, seppur in altra sede, l’ha già messo a segno: l’iniziale sospensione dal lavoro per cinque giorni è stata ridotta ad un solo giorno. Il profilo penale resta comunque lo scoglio più duro da affrontare. E’ al dibattimento, attraverso le testimonianze, che dovrà essere ricostruito quel fatto in modo che il giudice possa pronunciarsi sulla responsabilità della maestra che avrebbe ecceduto nella punizione ai danni di un piccolo di tre anni.

Un bambino che, probabilmente stava facendo un «bizza» e che con questa «sfidava» la maestra: avrebbe sbriciolato sul banco, invece di mangiare, la fetta biscottata. La reazione dell’educatrice sarebbe stata – secondo l’accusa – di quelle che indignano. Tant’è che chi vide ha riferito alle autorità scolastiche che si sono mosse aprendo sia un fronte penale che uno disciplinare. Il risvolto giudiziario della vicenda è solo l’ultimo in ordine di tempo di una situazione che ha creato diversi disagi e tensioni, soprattutto tra i genitori della scuola dove è avvenuto il presunto abuso. La maestra, con un bagaglio professionale che avrebbe l’abilitazione per insegnamenti anche in scuole di altro ordine e grado, è stata per il momento destinata al settore amministrativo di un istituto.