Luana D'Orazio, morta sul lavoro: l'indennizzo Inail sarà di 166mila euro

La titolare dell’orditura insiste: "Non sapevo nulla delle manomissioni Io e lei eravamo amiche". La madre dell’operaia replica: "Non dice la verità"

Luana D’Orazio, 22 anni: morì il 3 maggio scorso mentre lavorava a un orditoio

Luana D’Orazio, 22 anni: morì il 3 maggio scorso mentre lavorava a un orditoio

Prato, 21 gennaio 2022 - "Non sapevo nulla di quella manomissione. Lavoro anche io in fabbrica, la mia colpa è stata quella di non aver vigilato abbastanza". Ribadisce la sua linea difensiva Luana Coppini, la titolare dell’orditura di Montemurlo (Prato), dove il 3 maggio è morta la giovane operaia Luana D’Orazio. E lo fa tramite un’intervista rilasciata al settimanale Oggi nella quale Luana Coppini ripete quello che aveva già detto al pm durante l’interrogatorio di garanzia e quello che hanno sempre sostenuto i suoi legali, Barbara Mercuri e Alberto Rocca.

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"La mia è un’azienda a gestione familiare, ci si aiuta, si parla, si cerca di risolvere i problemi – ha spiegato la donna –. Non so chi abbia fatto la manomissione, fra l’altro non serviva a nulla sia in termini di produzione sia di guadagni". Luana Coppini, insieme al marito Daniele Faggi e al tecnico manutentore esterno alla ditta Mario Cusimano, è stata individuata dalla Procura di Prato come responsabile della tragedia. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e tre con le accuse di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche.

Il processo si aprirà il 7 aprile. In vista dell’udienza preliminare Luana Coppini ha fatto sapere di aver scritto una lettera all’assicurazione dell’azienda che ancora non si è espressa sul risarcimento ai familiari della vittima. L’Inail ha invece già calcolato l’indennizzo per i parenti della ragazza che, secondo le tabelle, è di 166.000 euro. Un’altra cosa è il risarcimento dell’assicurazione dell’azienda che dovrebbe essere più corposo anche se l’iter è lungo. 

Coppini ha fatto sapere di voler occuparsi della famiglia di Luana e di suo figlio e per questo di essersi mossa con l’assicurazione. "E’ l’unico modo per fare qualcosa per Luana e suo figlio – ha ammesso – Non voglio sconti e voglio che la giustizia faccia il suo corso. L’unico mio scopo è cercare di aiutare la famiglia della ragazza che per me era molto di più di un’operaia". Coppini ha spiegato di non avere rapporti con la mamma di Luana da giorno del funerale, durante il quale ha chiesto scusa per quanto accaduto.

"Di nascosto vado al cimitero, parlo con Luana, prego e piango", ha confessato la donna. "L’intervista si commenta da sola", ha liquidato la mamma di Luana, Emma Marrazzo, intervenuta su La 7. "Mia figlia e la titolare non avevano quel rapporto di complicità e di amicizia che va raccontando – ha aggiunto Marrazzo – Può dire quello che vuole. L’ho chiamata io il giorno dopo la tragedia per chiederle di ridarmi le scarpe di mia figlia rimaste nell’armadietto dell’azienda. Poi non ci siamo più sentite. Voglio giustizia, non nel senso di vendetta ma di verità".