Strade contromano, servono misure vere

Il direttore de "La Nazione" risponde ai lettori

Pierfrancesco De Robertis

Pierfrancesco De Robertis

Firenze, 27 agosto 2016 - CARO DIRETTORE, sono un guidatore e pensionato. Mi chiedo come mai con la tecnologia a disposizione non si è ancora pensato a installare dei sensori nei guard-rail degli ingressi stradali che se attivati nella direzione opposta al senso di marcia diano immediatamente il segnale sia al casello che alle forze dell’ordine. Giuliano Canessa

Caro Canessa, pubblichiamo la sua lettera perché sottolinea un problema molto sentito, sia dai guidatori anziani sia da tutti gli altri. Probabilmente Lei si riferisce al fatto accaduto nei giorni scorsi, quando una signora di ottanta anni ha guidato in autostrada intorno a Firenze una ventina di chilometri contromano. Si tratta di un evento tutt’altro che raro, ed evidentemente è più facile sbagliare senso di marcia di quanto si creda. L’idea che Lei suggerisce è molto utile, ed eviterebbe tanti problemi. Immagino che il motivo per cui non ci si è pensato sia soprattuto economico, visto che le apparecchiature cui Lei allude sarebbero molto costose, specie se da applicare in tutti gli svincoli. Ci auguriamo in ogni caso che i soldi si trovino, visto che il pericolo è molto alto.