«Intervento differito per le priorità». L’Asl replica alla denuncia di Damian

La moglie, convocata ieri, si è gia fatta operare in una clinica

L’avvocato Laura Mercurio dopo l’intervento chirurgico a pagamento effettuato nella clinica Montallegro di Genova

L’avvocato Laura Mercurio dopo l’intervento chirurgico a pagamento effettuato nella clinica Montallegro di Genova

La Spezia, 11 ottobre 2017 - Le pagine di giornale acquistate dall’avvocato Luca Damian per denunciare, nella forma della lettera aperta al primario Alberto Sancin, l’odissea patita dalla moglie nei rapporti col reparto di Ortopedia e Traumatologia del Sant’Andrea dopo la frattura di un polso ha fatto effetto. Ieri è arrivata l’agognata convocazione per l’operazione chirurgica e al tempo stesso una nota dall’Asl, con la giustificazione delle ragioni perché fino a prima ciò è avvenuto: questione di priorità.

La signora Laura Mercurio, anche lei avvocato, non si presenterà in reparto: si è già fatta operare, a pagamento, sabato scorso a Genova, nella clinica Montallegro. «Io me lo sono potuto permettere; ma penso alla gente che non può far altro che rivolgersi alla sanità pubblica. La protesta personale spero serva per accrescere la sensibilità verso i pazienti che chiedono risposte tempestive ed adeguate ai bisogni..» Obiettivo centrato.

LA DIREZIONE Aziendale dell’Asl5, in una nota, sostiene infatti, di comprendere il disagio della paziente «e assicura il proprio impegno per migliorare e garantire le giuste risposte alle esigenze dei cittadini spezzini». Poi la ricostruzione dei fatti. «La paziente, recatasi al pronto soccorso il 25 settembre con un polso fratturato, è stata assistita in urgenza da un medico dell’equipe di Ortopedia-Traumatologia. Stante la diagnosi, il personale ha provveduto, da prassi, a effettuare un’immobilizzazione gessata provvisoria. Sin dall’inizio è stata data un’indicazione di tipo chirurgico. Nello stesso giorno la paziente è stata indirizzata al pre-ricovero: sono stati eseguiti gli accertamenti propedeutici ECG, esami ematochimici e (il 27 settembre), la visita anestesiologica». L’Asl5 ricorda a tal proposito che i ‘traumi maggiori’ hanno tempi di intervento individuati in 24/48 ore, mentre i traumi considerati minori vengono trattati in modo differito. «L’attesa, per questa tipologia di interventi, può variare se si verificano altri eventi traumatici imprevedibili. Proprio nelle ultime due settimane, dal 27 settembre al 9 ottobre, l’equipe della struttura complessa ha dovuto far fronte a un numero importante di interventi per traumi maggiori. Questo ha provocato un differimento delle operazioni per traumi minori. Proprio per intervenire al meglio ed essere in grado di dare risposte adeguate alla nostra popolazione, la struttura complessa Ortopedia-Traumatologia sta effettuando interventi tutti i giorni, di mattina così come di pomeriggio, ed anche il sabato mattina».

L’Asl evidenzia infine che i quindici giorni rientrano all’interno di una tempistica in cui l’esito dell’intervento può essere ottimale.