Sorgnano: gomme trinciate e vandali scatenati

Gli abitanti stanno pensando alle ronde e chiedono telecamere

Un abitante mostra le gomme della sua auto

Un abitante mostra le gomme della sua auto

Massa Carrara, 21 novembre 2017 - SORGNANO come il Bronx. Tagliate nella notte le ruote di cinque auto. Fra queste quella di Juliam Taralunga, rumeno, sulla cui macchina i vandali si sono accaniti: tutte e quattro le ruote distrutte da più e più tagli come se, su quell’auto con targa rumena, si fosse sfogata l’intolleranza verso gli stranieri. «Sono in Italia da tanti anni – commenta Taralunga – e a Sorgnano da soli 6 mesi, ma se continua così dovrò andarmene». Se continua così…già, perché quello di ieri notte è stato solo uno dei gesti che ormai da anni colpiscono il paese. A cominciare dalla Casa del popolo dove sono state spaccate lastre e vasi e che adesso è circondata da un’inferriata e dotata di telecamere. E a proposito di telecamere: «Già nel 2007 avevamo chiesto che fossero messe nel parcheggio, ci hanno risposto che per la privacy era impossibile in un luogo pubblico. Ma le telecamere sono ovunque, anche in città e così torneremo a farci avanti con la richiesta. Nel frattempo – dice Francesco Meccheri – stiamo pensando di costituire delle ronde». Tra i diversi atti vandalici: sassi lanciati contro capanne di deposito degli attrezzi, nei campi, divelto la cassetta del quadro elettrico dell’illuminazione del parcheggio, vari graffi alle auto, compresa una ‘s’ sul cofano della vettura di Simone Nardini. Tutte circostanze che fanno pensare al fatto che le ‘imprese’ siano opere di gente del posto che lo conosce bene. Vittorio Battistini fu vittima di un atto particolarmente efferato: «Era agosto – ricorda. Sono saliti sulla macchina appoggiandosi sul tettuccio e con una gamba hanno spaccato il vetro. Chi l’ha fatto deve essersi fatto male perché nell’auto abbiamo trovato del sangue. Ho fatto denuncia ai carabinieri – spiega l’uomo – i quali mi hanno chiesto se, vista la violenza dell’accaduto, avessi nemici in paese. Così ho cominciato ad andare a letto e mettermi a pensare a chi potesse avercela con me, ma sinceramente non mi viene in mente proprio nessuno. Una volta – chiosa Battistini – il paese era il paese, un luogo sicuro. Adesso è diventato invivibile: probabile che dietro tutto questo ci sia una gioventù scalmanata senza famiglia alle spalle. Qualche giorno fa, alle 3 del mattino, dei giovani in scooter hanno attraversato tutto il paese gridando a squarciagola». Quello di Annamaria Guerri, di scooter, è stato gettato nel canale, così come, la scorsa notte, un altro è stato gettato in mezzo alla strada. Clarice Ciuffardi, dell’alimentari ci dice che una volta non aveva timore, mentre «Adesso ho paura ad andare in quel parcheggio di sera. Tempo fa – dice la commerciante – si limitavano a graffiare le auto. Poi c’è stato un periodo di calma e adesso siamo arrivati all’eccesso».