"Mi mandi una tua foto nuda?". Poi estorceva soldi alle vittime

Le ragazze venivano minacciate di mostrare in rete le immagini

Il vice questore Stefania Pierazzi in un forum a La Nazione

Il vice questore Stefania Pierazzi in un forum a La Nazione

Firenze, 8 dicembre 2016 -  NON SI SA come sia riuscito a convincere decine e decine di ragazze a mandargli foto di loro stesse completamente nude. Fatto sta che la maggior parte delle volte l’uomo, Marco Pecori, fiorentino di 42 anni, abitante a Lucca è riuscito a contattare, almeno dal 2013, via chat diverse ragazze sparse in mezza Italia e piano piano a farsi inviare immagini molto osé. Razzolate tutte queste foto cominciava la seconda parte del piano che si è ripetuto sempre uguale: la richiesta del ‘riscatto’. L’uomo cioè minacciava le vittime di mostrare la sua raccolta di nudi ai loro genitori. «Se non vuoi essere sputtanata con parenti e amici, spiegava l’uomo, devi pagare questa cifra». La somma non era quasi mai la stessa, si andava da un minimo di 50 euro a una media di 100-150 fino ad arrivare a 450 euro. I soldi dovevano essere versati su una carta postepay di cui Pecori forniva il numero. Se qualcuna ribatteva che lo avrebbe denunciato lui rispondeva pacifico: «Tanto fino a quando mi identificano, mi fanno il processo e se mai mi condannano, passano almeno degli anni e io ti ho già rovinato la reputazione». Cinico, spietato, con persone giovani a quel punto emotivamente in difficoltà.

La Polizia Postale di Firenze, raccolta la denuncia di una vittima, si era attivata, sotto la direzione del pm Filippo Focardi, e identificato il Pecori, era scattata la perquisizione di casa sua. C’è stato un ‘ingorgo’ istituzionale perché in quel momento lo stavano perquisendo per lo stesso motivo anche agenti di Reggio Calabria. Poi è venuto fuori che il Pecori era già stato condannato a 3 anni e 6 mesi dal giudice di Lucca, a 6 mesi da quello di Asti. Il gip di Firenze, ricomprendendo un po’ il tutto lo ha messo in esecuzione di una pena di 4 anni e 6 mesi (patteggiati) presso la sua abitazione.

La polizia ha controllato: lì non ha computer.

am ag