Maltempo in Toscana: esonda il fiume Serchio, danni a tetti e alberi per il vento

Proseguono i disagi nella giornata di martedì 12 dicembre a causa della pioggia e del vento

La zona dello straripamento del Serchio. In fondo, il Ponte del Diavolo (Foto Borghesi)

La zona dello straripamento del Serchio. In fondo, il Ponte del Diavolo (Foto Borghesi)

Firenze, 12 dicembre 2017 - Paura per l'esondazione, in provincia di Lucca, del fiume Serchio. Il fiume era uno degli osservati speciali dopo le abbondanti piogge in Garfagnana di lunedì, piogge che hanno portato a un brusco innalzamento del livello dei fiumi. C'è stata grande apprensione, anche se ci sono stati solo danni materiali: non ci sono stati feriti. Il maltempo in Toscana dunque continua a colpire, con alcune frane che hanno colpito la provincia di Lucca e Stazzema in particolare. Diversi gli alberi caduti in tutta la regione a causa del forte vento, mentre la situazione è complicata in diverse zone d'Italia, soprattutto in Emilia (Leggi).

VERSO LO STATO DI EMERGENZA - La Provincia di Lucca va verso lo stato di emergenza (leggi). Questo potrebbero decidere le autorità dopo la riunione straordinaria degli enti locali in relazione ai danni del maltempo, che ha colpito in particolar modo la Garfagnana.

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LUCCA - Il fiume è esondato intorno alle 3.30 della notte tra lunedì e martedì, quando era atteso il passaggio della piena. In molti sono stati svegli tutta la notte a guardare il fiume impetuoso, mentre gli uomini della Protezione Civile hanno seguito passo passo l'evolversi della situazione. Il fiume è straripato all'altezza di Borgo a Mozzano, al Ponte del Diavolo, e ha invaso la statale del Brennero, che è rimasta chiusa al traffico per quasi tutta la mattina. La riapertura è avvenuta intorno alle 12. La Provincia di Lucca ha informato passo passo i cittadini. Operai e tecnici hanno lavorato a lungo per liberare la strada e ripristinare la circolazione. Il prolungarsi dell'allerta in provincia di Lucca ha portato alla chiusura di alcune scuole, ecco dove

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PORTI TOSCANI IN PIENA OPERATIVITA' - Sono ripresi regolarmente da stamattina alle 5 i collegamenti dei traghetti da e per l'isola d'Elba con Piombino ( Livorno) che erano stati interrotti ieri a causa del maltempo. Per oggi, come confermano dalla Capitaneria di Portoferraio, sono rimasti ancora fermi soltanto l'aliscafo veloce Acapulco, e il traghetto Bellini,che collega Piombino a Rio Marina. Dalle sei di questa mattina anche il porto di Livorno, confermando dall'Avvisatore Marittimo, è in piena operatività. Collegamenti regolari, con il collegamento ristabilito per l'isola di Capraia del Liburna partito stamani con la corsa prevista delle 8.45.

NOVE SFOLLATI IN PROVINCIA DI FIRENZE - Danneggiato a causa del maltempo il tetto in due edifici a Dicomano, in provincia di Firenze. Sono nove in tutto le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni perché al momento non sicure. Tutti sono stati sistemati in strutture comunali. Sempre a causa delle avverse condizioni meteo i vigili del fuoco di Firenze sono intervenuti a Firenzuola, località Pietramala, per un grosso pino pericolante che minacciava un'abitazione. Vista la situazione si è reso necessario l'evacuazione di una persona che è stata momentaneamente ospitata da un vicino.

PROBLEMI PER I PENDOLARI - E se l'allerta rossa non ha provocato in generale danni gravi, ci sono ancora problemi per i trasporti. Almeno due i traghetti che nella mattina di martedì 12 dicembre sono saltati tra Isola d'Elba e Piombino, mentre per problemi di aderenza ai binari dovuti al maltempo ci sono ritardi sulla linea Siena-Montepescali

ALBERI CADUTI - Intanto il forte vento e la pioggia creano problemi anche agli alberi: diversi gli episodi di grosse piante cadute sulla strada o addosso a auto in transito o parcheggiate. E' accaduto a Carrara, dove un pino ha danneggiato tre auto e anche a Livorno, dove un albero è caduto su un'auto della polizia municipale. E il vento si è fatto sentire sull'Appennino pistoiese: sono state registrate folate fino a oltre 230 km all'ora. Sempre in provincia di Pistoia, in montagna, prosegue la chiusura di alcune scuole anche per la giornata di martedì. 

QUI LIGURIA - Per quanto riguarda la Liguria, nello Spezzino è sempre a livello di guardia il Magra che fa paura a Bocca di Magra, nel Comune di Ameglia, dove le acque sono cresciute di 3,7 metri. Ci sono stati alcuni allagamenti su strade, in alcuni cantieri nautici e nei giardini delle abitazioni, senza particolari danni. Nella notte una famiglia di Santo Stefano Magra è stata sfollata con i gommoni dei vigili del fuoco. La piena del Magra dovrebbe esaurirsi intorno alle 10. Nello spezzino restano sfollate complessivamente una trentina di famiglie. Resta l'allerta rossa in tutta la provincia della Spezia, nel levante e in parte dell'entroterra genovese fino alle 13.