Morte di Elisabeth, il testimone: «Rivedo l'auto che mi viene incontro, non mi do pace"

Parla l'uomo coinvolto nell'incidente di Vicarello. L'amico della giovane vittima è in arresto per omicidio stradale

Elisabeth Pulaski

Elisabeth Pulaski

Vicarello (Livorno), 17 ottobre 2017 - «Non riesco a pensare ad altro se non al viso di quella ragazza». A parlare è Stefano Trassinelli, cascinese di 46 anni che nella mattina di domenica è rimasto coinvolto nell’incidente nel quale ha perso la vita Elisabeth Jane Pulaski. È distrutto, Stefano, nonostante lui sia una delle vittime dello scontro fatale. «Stavo andando al lavoro – racconta l’uomo che torna a rivivere quei momenti da casa sua – ed erano circa le 5.30 del mattino. L’asfalto era bagnato e stava albeggiando, con una leggera nebbiolina nei campi intorno alla strada. All’altezza del ponte sullo Scolmatore ho visto un’auto scura uscire dalla rotatoria a una settantina di metri di fronte a me. Andava molto veloce, tanto che nella curva ha perso aderenza. In velocità, tornando in strada, ha colpito il guard-rail della sua carreggiata. In tutto questo ho pensato solo a rallentare, perché immaginavo che l’auto si sarebbe fermata nell’urto. Invece dopo un primo impatto laterale al lato della strada la macchina mi ha tagliato la via in maniera repentina». L’esatta dinamica del tremendo impatto è ancora al vaglio degli inquirenti.

«Non avendo frenato del tutto ho colpito l’auto all’altezza della ruota posteriore destra. Era senza controllo e mi è schizzata davanti per poi distruggere il guard-rail dal mio lato della carreggiata per poi finire la sua corsa nel fosso – continua –. Ho ancora il rumore del loro motore nelle orecchie». Dopo l’impressionante impatto l’uomo ha chiamato i soccorsi. «Sono arrivati subito, ma non ho saputo delle condizioni dei ragazzi fino a quando non sono uscito dall’ospedale. La sera di domenica continuavo a pensare che mia figlia ha pochi anni in meno di Elisabeth e non so darmi risposte a quello che è successo».

Andrea Valtriani