Impegniamoci a far rivivere i centri storici

Il commento

Alessandro Antico

Alessandro Antico

Firenze, 8 dicembre 2016 - IN QUESTI giorni che precedono le feste natalizie assistiamo al consueto fiorire di iniziative commerciali: è il momento di acquistare i regali, quindi fioccano le offerte e le proposte. Un’idea per nulla malvagia, a nostro avviso, è provare a ‘regalarsi’ un pezzo di città. O meglio: provare a riappropriarsi di qualcosa che in ogni caso ci appartiene, ma che negli ultimi tempi abbiamo trascurato, sciattato, in qualche caso addirittura abbandonato.

Ci riferiamo ai centri storici, che nelle nostre terre sono bellissimi, che tutto il mondo ci invidia ma che troppe volte, ormai, finiscono sulle nostre cronache perché offesi dal degrado, dall’incuria e dal crimine.

PIANGERE sul latte versato è un’abitudine tipicamente italiana, ma almeno in questo caso sarebbe arrivata l’ora di fermare le lacrime. Amiamo davvero i centri storici delle nostre città? Bene: allora rimbocchiamoci le maniche sul serio. Devono farlo le amministrazioni comunali e deve farlo chi ancora vi ha attività commerciali.

A Pisa, per esempio, vengono intensificate le corse dei bus di linea per favorire il flusso dei visitatori; Massa è stata una delle prime città che ha addobbato le sue strade; Arezzo sta proponendo tante occasioni per rendere il centro ancora più gradevole; e così via, anche in tutte le altre città. Il commercio è in crisi, le famiglie hanno meno soldi: sotto l’albero troveremo meno regali e questo è il problema principale. Ma se ci facessimo attanagliare anche dalla mancanza di entusiasmo e se continuassimo a trascurare i nostri centri storici anche in questo periodo, il Natale sarebbe sicuramente ancor più triste. Impariamo a viverlo anche nel cuore delle nostre città, che hanno bisogno di più presenza e più attenzione da parte nostra. A volte basta poco per farsi un piccolo regalo. Con una speranza: che poi si sia capaci di conservarlo anche dopo Natale...