"Abbiamo trovato un tesoro, l’ambra grigia"

Livorno, due amici hanno recuperato in mare una “pepita“ della rara sostanza prodotta dai grossi cetacei: serve anche per la cosmesi

William Altamira e Massimiliano Agarini detto Massy

William Altamira e Massimiliano Agarini detto Massy

Livorno, 26 ottobre 2021 - «Galleggiava, ma aveva una forma strana e un colore chiaro mai visto. Ci siamo avvicinati con la barca e l’abbiamo presa. Un po’ di smarrimento poi l’abbiamo riconosciuta: è ambra grigia, più nota con il nome di vomito di balena". Sabato pomeriggio, una bella giornata di mare per i due amici livornesi William Altamira e Massimiliano Agarini detto Massy. Una battuta di pesca, William ama andare sott’acqua e Massimiliano invece è specializzato nella pesca con la canna.

"Eravamo a circa tre miglia dalla costa livornese, all’altezza del Castel Sonnino, quando abbiamo avvistato questo... chiamiamolo ’sasso galleggiante’ – raccontano – ci siamo subito meravigliati perché era molto particolare ma non era una spugna anche se all’apparenza poteva assomigliare. Quando siamo arrivati a casa e abbiamo fatto le ricerche abbiamo scoperto che era ambra grigia. Galleggiava da non so quanti anni perchè per diventare così chiara significa che è stata esposta al sole per molto tempo. E’ estremamente difficile trovarla e così bianca lo è ancora di più. Emana un profumo meraviglioso, che non si sposa né con la forma né con il volgare nome ’vomito di balena’. Deriva dal fatto che il cetaceo mangia anche oggetti, plastica, piume di gabbiano che vengono avvolti in una sostanza e poi espulsi dall’organismo. Ne escono queste strane forme che all’inizio sono marroni ed emanano cattivi odori, poi con il passare degli anni diventano dei veri e propri gioielli".

I due amici hanno messo l’ambra in un ambiente protetto, per farla asciugare completamente e il profumo inebriante si è diffuso in tutta la casa. "E’ magnifico – dicono – non sappiamo descriverlo perché non ci sono parole per farvi capire la sua intensità. Non esiste un aroma paragonabile. Abbiamo scoperto che famose case di produzione di profumi usano l’ambra grigia proprio per dare un tocco speciale ai loro prodotti". "Il pezzo che abbiamo trovato – prosegue William – fa sicuramente parte di un’ambra più grande. Pesa circa un chilo ma è ancora un po’ bagnato quindi, una volta completamente asciugato, potrà perdere qualcosa". Il valore, poi, può essere paragonato a una vera e propria pepita: "Oscilla – dicono – dai 60 ai 70 dollari al grammo. Niente male per essere un ’vomito di balena’".

Chissà da dove arriva, da un posto lontano nel mar Mediterraneo, trasportato dalle correnti fino alle nostre coste. "Magari pezzi di ambra grigia si possono vedere anche sulla spiaggia dopo le mareggiate ma non è facile riconoscerli – dice William – certo da noi, sulla costa livornese, una cosa del genere non era mai stata trovata. Siamo molto contenti ma vogliamo riportarla in mare, dove l’abbiamo trovata. Magari facendo qualche foto ricordo. E’ stato un ritrovamento unico".