Viareggio, 24 giugno 2014 - VIAREGGIO, ogni 29 giugno, avrà la sua giornata dedicata alla memoria, e alla sicurezza ferroviaria. Su questo punto tutti i capigruppo in consiglio comunale ieri — in commissione — non hanno espresso alcun dubbio. Così come sulla volontà di dar vita ad un tavolo tecnico dedicato alla sicurezza, eventualmente coordinato dal presidente del consiglio comunale. Ma per quel giorno potrebbe però (ma ne riparleranno anche oggi) non essere istituzionalizzato il lutto cittadino perenne. Una richiesta che i familiari delle vittime hanno formalizzato venerdì sera durante il consiglio comunale aperto dedicato alla strage della stazione. «Perché vorremmo che Viareggio, almeno durante questa ricorrenza — ha ribadito Daniela Rombi, presidente dell’associazione Il mondo che vorrei, che riunisce i familiari delle vittime — possa dare un segnale forte. Vorremmo che Viareggio, per un giorno solo, ricordasse a tutto il Paese cosa è successo alla stazione e dell’ingiustizia subita da 32 innocenti». Forse l’unico modo concreto, forte, «politico» nel senso eticamente più alto e non ideologico del termine per ribadire nei fatti quello che Viareggio e le istituzioni chiedono a parole da cinque anni: verità e giustizia. «Affinché questa richiesta comune — prosegue Rombi, che nella strage ha perso la figlia Emanuela — non perda intensità, mano a mano che il tempo passa». Certo, l’istituzionalizzazione del lutto cittadino è un impegno. Un impegno civile, molto più complesso dei discorsi di maniera e di circostanza, che avrà conseguenze dirette sulla città. Dalle iniziative pubbliche, alla sospensione di eventi e manifestazioni turistiche e di svago. Un giorno, un giorno di silenzio. L’estate tornò anche nel 2009, così come il Carnevale e la santissima Annunziata col ciottorino. A dimostrazione che niente ferma lo scorrere delle stagioni, delle feste, della vita. In bilico per il momento anche l’ipotesi di inserire nella mozione — che verrà discussa durante il consiglio comunale di sabato mattina, alle 9 — la richiesta ufficiale di reintegro di Riccardo Antonini in ferrovia, e quella della rimozione degli imputati della strage dagli incarichi pubblici.

RISPETTO alla concomitanza, domenica, tra il lutto cittadino e il corteo del ricordo con il Gelato festival gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di anticipare la chiusura degli stand. «Siamo partecipi al dolore dei familiari delle vittime della strage e di tutta la popolazione viareggina — fa sapere attraverso una nota Gabriele Poli, ideatore — per questo in autonomia, ma di concerto con l’amministrazione, abbiamo ritenuto opportuno anticipare la chiusura dell’evento alle 20». Da parte sua Eugenio Vassalle, presidente dell’associazione volontari di Viareggio, chiede ai capigruppo di approvare una mozione «affinché per il 29 giugno sia prevista la sospensione di ogni attività di spettacolo e intrattenimento. Che diventi una cosa chiara, affinché le amministrazione presenti e future non abbiano più sviste o alibi. Perché questo triste ricordo possa essere monito alle generazioni che verranno di come una città non dimentica i suoi cittadini». Antonio Cima, capogruppo di Forza Italia, chiede al sindaco Betti la sfiducia dell’assessore al turismo Andrea Strambi. Ma Luigi Troiso, capogruppo di Vvv ribatte: «Credo che Cima prima di parlare della strage debba sciacquarsi la bocca. Era o non era la sua amministrazione quella che prese il risarcimento dalle assicurazioni degli imputati per tentare di salvare il bilancio 2011, facendo un patto che ci permette sì di essere parte civile ma con un quantum già deciso?»