Firenze, 29 aprile 2014 -SONO le 1.21 quando i carabinieri che stanno “contenendo” Riccardo Magherini chiamano il 118. Ma passeranno 12 minuti prima che l’ambulanza arrivi in Borgo San Frediano e addirittura 23 prima che l’ex calciatore viola, morto nella notte del 3 marzo scorso in circostanze ancora tutte da chiarire, venga preso in consegna da un medico. Eccola, la sequenza di oltre cinquanta minuti di telefonate, ricostruita dagli investigatori, che precedono, accompagnano e seguono l’arrivo dei carabinieri e dei soccorritori, in una triangolazione con le centrali operative di Firenze Soccorso e Arma.
 

Ore 1.15 Dopo diverse segnalazioni, la centrale operativa dei carabinieri invia una gazzella in Borgo San Frediano.
 

1.19 La prima gazzella dei carabinieri è sul posto.
 

1.21 I carabinieri chiamano il 118 chiedendo l’intervento di un’ambulanza.
 

1.24 La centrale del 118 assegna l’intervento alla Croce Rossa.
 

1.31 I carabinieri sollecitano la centrale del 118 perché sentono le sirene dell’ambulanza ma non la vedono. Riferiti a Magherini, dicono che «fa come un matto», anche se, secondo alcune testimonianze, intorno alle 1.30 ha smesso di urlare.
 

1.32 La centrale del 118 chiama la sede della Croce Rossa per chiedere notizie del mezzo e indirizzarlo sul luogo dell’intervento.
 

1.33 I volontari della prima ambulanza, giunti sul posto, chiedono l’arrivo del medico. Descrivono così la situazione: «Ha reagito in maniera violenta, vogliono un medico per sedarlo. Gli sono addosso in due».
 

1.35 La centrale del 118 invia l’automedica in borgo San Frediano. Operatrice ha un tono scherzoso: «Ci vogliono due uomini forti. C’è uno che ha tirato le manette a un carabiniere. Freddo non gli prende perché c’ha due carabinieri sopra». Consiglia inoltre di attraversare il centro e di non percorrere i viali.
 

1.44 Il medico è sul posto. E’ convinto di dover sedare il fermato ma in realtà Magherini è inerme.
 

2.12 Il medico avverte «urgentemente» la centrale del 118 dopo il massaggio cardiaco. «Il ragazzo trovato immobilizzato, girato, in ACR (arresto cardiorespiratorio). Sto massaggiando, sono in mezzo di strada. Io direi di metterlo sopra e di avvisare Smn (Santa Maria Nuova). Io arrivo massaggiando un paziente in ACR». L’operatrice chiede l’età della persona, il medico risponde sulla trentina. L’operatrice chiede ancora: «Ha preso roba?». Il medico risponde: «Adesso fai così, poi ne parliamo».