Firenze, 24 aprile 2014 - «SEMBRA la fine di un incubo: ma per cantare vittoria aspettiamo di vedere le chiavi di casa». E’ una gioia con la condizionale quella di Maurizio Villani, 48enne fiorentino che dopo aver perso il lavoro, vive dal 2011 con la moglie, quattro figli, di cui tre piccoli, e il nonno dentro i 10 metri quadrati del suo camper parcheggiato in via Lami, a due passi dai binari dello Statuto. Un dramma raccontato due giorni fa da La Nazione, su cui Palazzo Vecchio ha deciso di mettere la parola fine.

«L’ATTESA sta per finire — spiegano dal Comune — l’alloggio per la famiglia Villani dovrebbe essere pronto dopo l’estate e sarà reperito tra quelli recuperati da Casa Spa». A sbloccare la situazione lo scongelamento di 10 milioni di euro da parte della Regione di cui quasi 2 e mezzo per l’area fiorentina, vincolati al recupero del patrimonio immobiliare Erp. «L’appartamento da assegnare alla famiglia — si legge nella nota — deve avere per legge una superficie minima non inferiore ai 95 metri quadrati, una dimensione che attualmente non è presente nella dotazione degli alloggi immediatamente disponibili». Ma l’ostacolo potrebbe essere superato grazie all’iniezione di fondi da via Cavour, che, secondo l’amministrazione, saranno impiegati anche per riqualificare e la casa per Maurizio e la sua famiglia. «I contratti di appalto per i lavori di ristrutturazione — dicono dal Comune — sono in fase di stipula, seguendo i regolamenti previsti a garanzia della corretta procedura e la firma è prevista per metà maggio: i cantieri dovrebbero partire a breve». Commozione ma anche un pizzico di scetticismo per l’uomo, al quale Palazzo Vecchio per ora non ha fatto nessuna comunicazione ufficiale. «La notizia arrivata oggi — commenta Maurizio, toscanaccio doc, sorriso gentile e voce scavata dalla stanchezza — è quello che da anni chiediamo all’assistenza sociale: non una casa da avere subito ma la certezza di un ‘fine pena’ che ci dia la forza di andare avanti». A demolire la speranza della famiglia finora invece era stato il silenzio con cui i sei hanno dovuto condividere il camper, pigiati fra gli spigoli di un tavolino, tre cuccette, un fornello elettrico e un mini frigo.

Un incubo iniziato dopo che la ditta dell’uomo, artigiano edile, è fallita nel 2011. Poi lo sfratto da via Cesare Abba, tre lunghi inverni e altrettante estati passati fra gli spifferi del camper e la ricerca disperata di un lavoro per ricominciare. «Ma lo stipendio — racconta — non è mai arrivato nonostante abbia più di 20 anni di esperienza alle spalle come artigiano edile». Un’agonia durante la quale la moglie di Maurizio e i tre figli piccoli sono stati seguiti dai servizi sociali del Comune che si è accollato gli oneri di mantenimento all’interno di una casa famiglia a Settignano dal lunedì al venerdì. Maurizio però non si è mai rassegnato e due giorni fa dalle pagine de La Nazione aveva lanciato un appello diretto al vicesindaco Dario Nardella, chiedendogli di venire a passare una giornata in camper insieme alla sua famiglia. Un appello rimbalzato anche sulle telecamere di Rai e Mediaset che oggi sarà presente in Palazzo Vecchio con la diretta del programma Difensore Civico di Emanuela Carcano in onda su Canale 5 che incontrerà la famiglia Villani. «Il vicesindaco non è venuto — dice Maurizio — però mi auguro che la promessa venga mantenuta e che per la fine dell’estate la casa sia veramente disponibile: siamo allo stremo e non ce la facciamo più. Ringrazio La Nazione e tutte le persone che in questi anni ci sono state vicine, abbiamo ancora bisogno del loro aiuto».