Lucca, 17 aprile 2014 - Adescava i ragazzini, tutti maschi che frequentano la prima o la seconda media, abbordandoli via facebook o all'uscita della scuola. E' quanto ricostruito dalla polizia nell'indagine che ha portato all'arresto di un diciannovenne di Viareggio, accusato di pedofilia.

Il giovane, che ha piccoli precedenti, costringeva i ragazzini a subire le sue richieste o dicendo che, altrimenti, avrebbe fatto circolare le loro foto o facendoli minacciare da degli 'scagnozzi'. L'arresto e' scattato anche perche' nel contesto familiare del diciannovenne - che non e' sposato - ci sono alcuni bambini e gli investigatori temevano che anche loro potessero finire nelle sue mire.

Sono una dozzina i ragazzini ascoltati dagli inquirenti, con l'assistenza di una psicologa, che hanno detto di essere stati contattati dal diciannovenne. Nel computer e nel cellulare dell'arrestato gli agenti della polizia postale hanno trovato numerose cartelline, ognuna riferita un diverso ragazzino, con foto e video hard.
Secondo quanto ricostruito dalla postale, coordinata dal pm della dda di Firenze Giuseppe Ledda, il diciannovenne prima contattava i ragazzini, poi inviava loro delle sue foto hard, quindi si faceva
inviare le loro foto. A quel punto chiedeva di incontrarli, in auto, in pineta o a casa. Un ragazzino ha raccontato di essere stato minacciato con un coltello e di essere stato costretto a girare un video a
sfondo sessuale.